Quando il Castello di Trani era un carcere: avviata la campagna di raccolta di fotografie e documenti

È possibile inviare il materiale via mail

sabato 17 maggio 2025
Scatti rubati, sguardi sospesi, istantanee e documenti scritti che raccontano la quotidianità all'interno di una struttura penitenziaria, momenti di introspezione e altri di socializzazione, attività rieducative e sportive, la seconda vita che si può costruire nonostante le sbarre.

È questa l'anima della campagna "I tuoi ricordi del Carcere di Trani", che la Direzione regionale Musei nazionali Puglia si appresta ad avviare, finalizzata alla raccolta di immagini e testimonianze scritte o orali legate alla vita del Carcere di Trani, ospitato dal 1831 al 1974 nell'attuale Castello Svevo della città.

L'appello è rivolto a quanti dispongono di materiale fotografico, epistolare, diaristico, memorie autobiografiche e racconti veri e propri, da rendere fruibile nell'ottica di un nuovo allestimento museale che racconterà la fase carceraria del maniero tranese.

A inaugurare l'avvio della campagna che partirà il prossimo 17 maggio, in occasione della Notte Europea dei Musei, e si concluderà il 30 settembre p.v., sarà una serata a tema: sabato 17 maggio, con partenza alle ore 20.30 e 21.30, i visitatori, previa prenotazione, potranno prendere parte a visite guidate dedicate, con proiezione di video riferiti alla storia del carcere.

Per partecipare è necessario prenotare scrivendo all'indirizzo drm-pug.castelloditrani@cultura.gov.it oppure telefonando al n. 0883.506603 entro il 16 maggio 2025. L'ingresso per gli studenti è gratuito, per gli adulti è di 1 euro.

Lancette indietro: il Castello Svevo di Trani ha ospitato, dal 1831 al 1974, il carcere provinciale, racchiudendo all'interno delle sue mura storie di uomini e donne che nel carcere/castello hanno vissuto come detenuti, guardie carcerarie, parenti o semplici cittadini che avevano la possibilità di accedere ad alcuni ambienti come lo spaccio per la consegna di generi alimentari e giornali.

«È nostra intenzione riorganizzare il materiale raccolto per mostrare al pubblico la vita carceraria del Castello Svevo di Trani – commenta il delegato alla Direzione regionale Musei nazionali Puglia, Francesco LongobardiSiamo convinti che il risultato sarà un racconto intenso, veritiero, e per questo meritevole di essere divulgato. Invitiamo, pertanto, la cittadinanza, in particolare coloro che abbiano in famiglia parenti o conoscenti in possesso di testimonianze o ricordi relativi al Carcere di Trani ad aderire all'iniziativa, prenotando la visita guidata e condividendo la documentazione eventualmente in possesso».

Per condividere fotografie storiche (in scansione digitale), video, epistolari, diari o altra documentazione privata, o rilasciare testimonianze orali che verranno opportunamente registrate e trascritte, è possibile scrivere a drm-pug.castelloditrani@cultura.gov.it o tel. al 0883-506603.

Il personale sarà a disposizione per raccogliere le testimonianze, fornire informazioni sulle modalità di invio e illustrare le iniziative di valorizzazione che verranno di conseguenza messe in campo.