Rapina a mano armata di un carico di salumi con sequestro di un autotrasportatore: i dettagli dell'operazione dei Carabinieri Bat

La conferenza stampa questa mattina. A Trani la base logistica dell'organizzazione, con le auto equipaggiate per furti e fughe

giovedì 8 maggio 2025 15.10
Una traccia di investigazione nata dall'osservazione di un carabiniere - che in quel momento non era in servizio - di un transito sospetto da un auto all'altra sulla S.P. 231: questo l'innesco della operazione che ha consentito al Gip del Tribunale di Trani, su richiesta della locale Procura della Repubblica, di emettere un'ordinanza di custodia cautelare per gravi indizi di consapevolezza nei confronti di sei soggetti - di origine andriese bitontina e barese - indagati a vario titolo per rapina a mano armata, sequestro di persona in danno di un autotrasportatore, riciclaggio e ricettazione di autovetture, favoreggiamento reale e personale. . Nella serata del 24 Marzo 2025 un autotrasportatore stava raggiungendo la sede aziendale a bordo di un mezzo pesante carico di salumi sulla SP 231 del valore di oltre 200 mila euro destinati alla grande distribuzione. I malviventi con la minaccia delle armi si sono impossessati del camion e costretto l'autista a salire a bordo della loro macchina per il tempo necessario a compiere le operazioni di trasbordo del carico. Il tutto è avvenuto presso un'area di parcheggio dove agivano indisturbati anche grazie alla connivenza di due custodi su un altro mezzo nella loro disponibilità. L'autotrasportatore è stato poi rilasciato in area rurale di Terlizzi poco distante dal mezzo da lui condotto, che nel frattempo era stato depredato del carico. Il carico di salumi, recuperato dai Carabinieri, è stato in gran parte smaltito poiché il furto ne aveva causato l'interruzione della catena del freddo: tale operazione ha anche impedito che la merce fosse rivenduta a basso costo per l'alimentazione pur potenzialmente dannosa per la salute Attraverso l'indagine si è anche individuata la base logistica utilizzata dagli indagati e nella quale le autovetture utilizzate per compie nelle azioni criminali sono state rinvenute: in particolare si tratta di una Romeo Alfa Romeo Stelvio e un Audi A4 SW equipaggiate con arnesi da scasso, radio e ricetrasmittenti, ma anche chiodi a tre punte da utilizzare per inertizzare le autovetture delle forze di polizia in caso di inseguimento.

Le indagini sono state condotte in collaborazione con la Procura della Repubblica di Trani, mirate al contrasto dei reati predatori, e ha portato all'arresto di soggetti facenti capo evidentemente a un gruppo particolarmente aggressivo e ben organizzato, pare attivo da tempo sul territorio. Le auto utilizzate per commettere i reati sono autovetture con potenza che va dai 300 ai 520 cavalli, ovviamente entrambe di provenienza furtiva, delle quali una era stata addirittura ridipinta perché ne venisse celata la provenienza. L'individuazione del gruppo, particolarmente efferato, ha richiesto una particolare competenza da parte degli operatori del nucleo investigativo, in un'attività svolta a strettissimo giro: infatti tra la notizia tra la "traccia" della notizia del Carabiniere non in servizio e la misura cautelare dell'arresto sono trascorse poche settimane . La ricostruzione investigativa è stata compiuta attraverso l'acquisizione e lo scrutinio approfondito delle immagini di numerose telecamere di videosorveglianza, l' esecuzione di servizi di osservazione e pedinamento dinamici e le risultanze rinvenienti da attività tecniche di intercettazione telefonica, ambientale, localizzazione GPS. Al procedimento, ora nella fase delle indagini preliminari, seguirà l'interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza in ordine reati contestati dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.