Rifiuti chemioterapici trasportati da Amiu, Cinquepalmi: «Uno dei mezzi bloccati a Massafra era di Trani»

La consigliera svela la verità sulla vicenda smentita da Di Gregorio e Guadagnolo

venerdì 14 settembre 2018 7.29
Ci sarebbero importanti sviluppi in merito alla vicenda legata al blocco di alcuni mezzi Amiu trasportanti rifiuti chemioterapici radioattivi, pubblicata su questa testata nella rubrica "Mazza e Panella" a firma di Giovanni Ronco e categoricamente smentita dall'assessore all'ambiente Michele Di Gregorio e dall'ad di Amiu, Alessandro Guadagnuolo. La consigliera Cinquepalmi conferma, infatti, l'effettivo blocco a Massafra di tre camion Amiu, di cui uno di Trani dopo aver fatto richiesta della relativa documentazione alla Cisa.

Ecco le sue dichiarazioni: «Il 12 agosto 2018 l'Assessore di Gregorio precisava su Traniviva che il trasporto di rifiuti chemioterapici bloccati dalla Cisa al momento del conferimento riguardava un mezzo di Taranto e non di Trani.

L'Assessore si lamentava della diffusione di notizie false affermando che Amiu non trasporta né ha mai trasportato né potrebbe trasportare rifiuti chemioterapici, nucleari o tossici perché raccoglie e trasporta solo rifuti solidi urbani. Ormai alle dichiarazioni dell'Assessore segue sempre e sistematicamente un controllo della documentazione. Fattane richiesta alla Cisa, dopo il solito e consueto ping pong, è stata ottenuta la documentazione che evidenzia che il 23/4/2018, l'1/5/2018 e il 2/5/2018 sono stati bloccati tre camion che trasportavano rifiuti contaminati.

I primi due episodi riguardano effettivamente Amiu Ta mentre l'episodio del 2/5/2018 riguarda Amiu Trani. Tanto per amore di verità. Le "battute" in questi casi servono a poco e davvero siamo stanchi di queste mezze verità. Sarebbe molto più bello se le risposte fossero date riportando i fatti così come sono accaduti.

Questo eviterebbe una lunga e dispendiosa attività di ricerca, verifica e controllo e restituirebbe fiducia nell'Amministrazione. E' pur vero che da un'Amministrazione che monta quattro cassette di lamiera spacciandole per autovelox non ci si può aspettare grandi manifestazioni di verità».