Rifiuti scaricati sul porto, parte il registro obbligatorio per i motopescherecci

Ordinanza della Capitaneria di Porto di Barletta

lunedì 18 novembre 2013 9.59
A partire dal 1 novembre 2013 tutte le unità da diporto e da pesca, di qualunque nazionalità e stazza, ma omologate per un massimo di dodici passeggeri, che fanno scalo nei porti ricadenti nella giurisdizione del Circondario Marittimo di Barletta, tra i quali appunto quello di Trani, sono tenute ad istituire un registro su cui annotare la quantità di rifiuti prodotti giornalmente a bordo, suddivisi in diverse tipologie nonché, se dotate di sistemi di raccolta e ritenuta a bordo, delle acque di sentina e delle acque grigie e nere.

A stabilirlo è l'ordinanza numero 86 emessa dalla Capitaneria di Porto di Barletta in attuazione della direttiva 2000/59 della Comunità Europea relativa agli impianti portuali di raccolta per i rifiuti prodotti dalle navi ed i residui del carico e al "Piano di raccolta e gestione rifiuti prodotti dalle navi, dai motopescherecci e dalle unità da diporto in genere nel porto di Trani".

Sul registro, che prima del suo impiego dovrà essere numerato e vidimato in ogni sua pagina a cura dell'Autorità Marittima di Trani, dovranno essere annotate tutte le operazioni di scarico dei rifiuti e dei residui del carico. Questo meccanismo dovrebbe, si spera, arginare il fenomeno dell'abbandono di rifiuti pericolosi e non (reti, taniche di olio esausto, carcasse di pesci) nell'area retrostante il molo di Santa Lucia.
Degrado dietro il molo Santa Lucia
Degrado dietro il molo Santa Lucia