Rimozione delle sterpaglie, provvedono solo i privati
La denuncia della Folgore: «Nessuna bonifica sui terreni di enti pubblici». Ripulita l’area a rischio nei pressi di un metanodotto
giovedì 18 luglio 2013
12.55
Lo scorso 2 luglio l'associazione di volontariato Folgore di Trani ha inoltrato una segnalazione, diretta alla Prefettura di Barletta-Andria-Trani, al Sindaco di Trani e alla Polizia Municipale di Trani (pubblicata anche su TraniViva), nella quale si evidenziava un sito nel territorio di Trani dov'è presente una conduttura del metanodotto che, a detta dei volontari, versava in precarie condizioni di sicurezza ed a rischio potenziale di incendio a causa della massiccia presenza di sterpaglie secche e facilmente infiammabili che avvolgevano sia il terreno dov'è ubicato l'impianto e sia tutta l'area circostante. Subito dopo la segnalazione la Polizia Municipale di Trani si è attivata dapprima effettuando un sopralluogo e successivamente compiendo gli accertamenti di rito per risalire al proprietario o gestore del sito.
Domenica 14 luglio, a seguito di un ulteriore monitoraggio, i volontari dell'associazione hanno verificato che sono stati effettuati gli interventi richiesti da parte dei diretti interessati responsabili, mediante la rimozione delle sterpaglie e la completa bonifica dell'area in cui è presente la conduttura del metanodotto. Queste opere erano necessarie e indispensabili per prevenire i rischi di incendio e di una possibile esplosione della conduttura, onde garantire l'incolumità di eventuali passanti e agricoltori che lavorano o operano o transitano nelle vicinanze.
«Duole constatare - scrive Nunzio Di Lauro, responsabile dell'associazione - che i privati, da parte loro, si sono mobilitati immediatamente effettuando la bonifica dell'area, mentre è tutt'ora presente una folta sterpaglia lungo tutta la scarpata del ponte adiacente al metanodotto, la cui rimozione è di competenza di Enti pubblici. Situazione analoga è riscontrabile lungo quasi tutte le scarpate dei ponti presenti nel territorio, di competenza comunale e provinciale».
Domenica 14 luglio, a seguito di un ulteriore monitoraggio, i volontari dell'associazione hanno verificato che sono stati effettuati gli interventi richiesti da parte dei diretti interessati responsabili, mediante la rimozione delle sterpaglie e la completa bonifica dell'area in cui è presente la conduttura del metanodotto. Queste opere erano necessarie e indispensabili per prevenire i rischi di incendio e di una possibile esplosione della conduttura, onde garantire l'incolumità di eventuali passanti e agricoltori che lavorano o operano o transitano nelle vicinanze.
«Duole constatare - scrive Nunzio Di Lauro, responsabile dell'associazione - che i privati, da parte loro, si sono mobilitati immediatamente effettuando la bonifica dell'area, mentre è tutt'ora presente una folta sterpaglia lungo tutta la scarpata del ponte adiacente al metanodotto, la cui rimozione è di competenza di Enti pubblici. Situazione analoga è riscontrabile lungo quasi tutte le scarpate dei ponti presenti nel territorio, di competenza comunale e provinciale».