Riprese le liberazioni delle tartarughe a Trani con Umberto Sardella: "Mudù, che meraviglia!"
Un ospite speciale ha accompagnato l'ultima spedizione capitanata da Pasquale Salvemini
mercoledì 19 novembre 2025
18.06
«Il video non è riuscito bene, bimbe, tornate sul gommone che lo rifacciamo!»: lo spirito leggero e inconfondibile del comico barese Umberto Sardella ha accompagnato il rilascio di altre due tartarughe marine, in una stagione che ha visto Pasquale Salvemini – responsabile del WWF di Molfetta – tornare con regolarità alle operazioni di recupero, salvataggio, cura (nel Dipartimento di medicina veterinaria dell'Università degli studi di Bari) e reinserimento in mare delle tartarughe Caretta caretta che rimangono impigliate nelle reti dei pescatori.
Nell'ultima uscita di qualche giorno fa, accanto a Salvemini, un equipaggio davvero speciale: oltre a Umberto Sardella due sorelline e il loro cuginetto, insieme a quegli amici che spesso condividono queste missioni di cura e rispetto per il mare. Il rilascio delle due tartarughe è stato, come sempre, un momento di intensa emozione, compiuto davanti allo skyline di Trani, con l'orizzonte che si allunga fino alla collina di Castel del Monte. Il mare era calmo, avvolto dalla luce tiepida della lunga estate di San Martino che fino a qualche giorno fa aveva continuato a baciare la nostra regione.
«Il porto di Trani resta il luogo con il maggior numero di tartarughe rimesse in mare nel Mediterraneo, e quest'anno abbiamo toccato il numero straordinario di diecimila esemplari salvati in questi anni » - ricorda Salvemini - «ovviamente dopo essere state recuperate, monitorate, salvate e curate dal Centro recupero tartarughe del WWF Molfetta: ma l'emozione è sempre la stessa: ogni rilascio è come fosse il primo, ogni tartaruga salvata è una gioia immensa».
Anche Umberto Sardella, una delle anime dello storico programma Mudù, oggi anche spettacolo teatrale capace di riempire i teatri ovunque, ha vissuto l'esperienza con sorpresa e gratitudine: «Sono contrario a ogni pratica che faccia del male agli animali, come la caccia, anche se comprendo che rappresenti un indotto economico. Ma io gli animali li amo profondamente e un'esperienza come questa… non poteva che farmi felice».
Poi, recuperando la sua irresistibile ironia, ha risposto a chi gli chiedeva una dichiarazione: « Vi benedico tutti!», richiamando il personaggio del sacerdote che spesso appare nelle barzellette di Mudù, mentre la gioia dei bambini a bordo dal senso di come questo tipo di attività sarebbe auspicabile diventasse una condivisione soprattutto per i più giovani, per un educazione al rispetto del mare e della natura e all'amore per gli animali.
Nell'ultima uscita di qualche giorno fa, accanto a Salvemini, un equipaggio davvero speciale: oltre a Umberto Sardella due sorelline e il loro cuginetto, insieme a quegli amici che spesso condividono queste missioni di cura e rispetto per il mare. Il rilascio delle due tartarughe è stato, come sempre, un momento di intensa emozione, compiuto davanti allo skyline di Trani, con l'orizzonte che si allunga fino alla collina di Castel del Monte. Il mare era calmo, avvolto dalla luce tiepida della lunga estate di San Martino che fino a qualche giorno fa aveva continuato a baciare la nostra regione.
«Il porto di Trani resta il luogo con il maggior numero di tartarughe rimesse in mare nel Mediterraneo, e quest'anno abbiamo toccato il numero straordinario di diecimila esemplari salvati in questi anni » - ricorda Salvemini - «ovviamente dopo essere state recuperate, monitorate, salvate e curate dal Centro recupero tartarughe del WWF Molfetta: ma l'emozione è sempre la stessa: ogni rilascio è come fosse il primo, ogni tartaruga salvata è una gioia immensa».
Anche Umberto Sardella, una delle anime dello storico programma Mudù, oggi anche spettacolo teatrale capace di riempire i teatri ovunque, ha vissuto l'esperienza con sorpresa e gratitudine: «Sono contrario a ogni pratica che faccia del male agli animali, come la caccia, anche se comprendo che rappresenti un indotto economico. Ma io gli animali li amo profondamente e un'esperienza come questa… non poteva che farmi felice».
Poi, recuperando la sua irresistibile ironia, ha risposto a chi gli chiedeva una dichiarazione: « Vi benedico tutti!», richiamando il personaggio del sacerdote che spesso appare nelle barzellette di Mudù, mentre la gioia dei bambini a bordo dal senso di come questo tipo di attività sarebbe auspicabile diventasse una condivisione soprattutto per i più giovani, per un educazione al rispetto del mare e della natura e all'amore per gli animali.