"Scrittori nel tempo", questa settimana ospite Anton Giulio Mancino

Presenterà il nuovo libro "La recita nella storia. Il caso Moro nel cinema di Marco Bellocchio"

lunedì 9 marzo 2015 6.51
A cura di Alessandra Vacca
Il prossimo giovedì, 12 marzo, alle ore 19.00, la Libreria Luna di Sabbia, sita in via Mario Pagano 193, ospiterà il terzo incontro del ciclo "Scrittori nel tempo. Letture della contemporaneità", progetto curato dal critico letterario e saggista Vito Santoro. È la volta di Anton Giulio Mancino e del suo ultimo libro "La recita della storia. Il caso Moro nel cinema di Marco Bellocchio", vincitore del premio "Diego Fabbri" della Rivista del Cinematografo.

In questo saggio l'autore, critico cinematografico e docente di Semiologia del cinema presso l'Università di Macerata, parte dalla accurata analisi di quelle testimonianze e di quei documenti, che compongono quella che Mancino definisce come una infinita "Moroteca di Babele", tra cui lettere di Moro, libri di Sciascia, Flamigni, delle brigatiste Balzerani e Braghetti, gli atti delle Commissioni parlamentari di inchiesta, a traguardo di precedenti saggi politico-indiziari. Quindi incrocia coincidenze, riscontri, analogie, persistenze di emblematiche figure e luoghi, di nomi e cognomi, per dimostrare come "Buongiorno, notte", film del 2003 di Marco Bellocchio, possa essere considerato come una vera e propria "controstoria" alla maniera del regista di Bobbio. Non solo. Mancino osserva come tra il cinema di Bellocchio e il caso Moro ci sia una continua interferenza, dalla "svolta" di "Salto nel vuoto" (1980), sino a "L'ora di religione" (2002), e più in là con "Il regista di matrimoni" (2005), "Vincere" (2009) e Bella addormentata (2012). Introduce e coordina Vito Santoro. Ingresso libero.