Sede commissione patenti invalidi, l’ira della Uildm

Negati i locali (già destinati) dell’ospedaletto di Trani

domenica 15 settembre 2013
Gennaro Palmieri, presidente della Uildm di Trani, non ci sta: alcuni locali dell'ospedaletto di Trani destinati (mediante delibera della Asl) ad accogliere la sede distaccata provinciale della commissione medica locale per l'accertamento dei requisiti psicofisici per la guida dei veicoli a motore sono stati occupati, su disposizione del direttore amministrativo dell'azienda sanitaria locale, dagli uffici dell'unità di valutazione di appropriatezza dei ricoveri, intanto sfrattati da Andria.

L'associazione presieduta da Palmieri, fin dal lontano 2009, aveva inoltrato al sindaco di Trani formale richiesta scritta affinchè formulasse, con una propria istanza agli uffici competenti, la possibilità di istituire a Trani la sede della commissione patenti per disabili. Dopo anni di silenzio ed un ennesimo interessamento dell'associazione, avallata dalla condivisione del consigliere provinciale e comunale Giuseppe Corrado, la Asl, a marzo del 2013 concesse, attraverso atto deliberativo, l'istituzione di una sede distaccata della commissione presso la commissione invalidi civili di Trani ubicata nell'ospedaletto, in aggiunta alla sede di Canosa. In quella delibera dell'azienda sanitaria locale era indicata anche una data di apertura del servizio (1 aprile). «In quel momento – spiega Palmieri – ci sembrava di aver raggiunto l'obiettivo, considerando che i locali al pian terreno erano stati individuati e verbalmente assegnati dalla direzione generale della Asl attraverso l'impegno del direttore del distretto 5, Aldo Leo. In più, ci confortava il fatto che la gara per l'acquisto delle suppellettili e degli arredi era già stata avviata e che il personale preposto era stato già individuato con un ordine di servizio».

Insomma, la Uildm era già pronta per il taglio del nastro, poi rimandato all'1 settembre del 2013 per questioni logistiche e burocratiche. Il nastro invece non verà tagliato, almeno per il momento. «Con sommo dispiacere e stupore – spiega Palmieri – abbiamo appreso, per vie traverse e verbalmente, che, come d'incanto, quei locali destinati alla commissione invalidi ci sono stati letteralmente scippati. Il motivo è una disposizione del direttore amministrativo, Bernando Capozzolo, che ha deciso di dare precedenza agli uffici dell'unità di valutazione di appropriatezza dei ricoveri della Asl, sfrattati da Andria. La cosa che fa più rabbia è che non è giunta alcuna comunicazione scritta in merito. Noi, ovviamente, non ci stiamo. Siamo indignati e stanchi di vedere le priorità delle persone diversamente abili passare sempre in second'ordine solo perché lo decide un direttore di distretto su richiesta di un direttore amministrativo. E' ora di finirla con queste prepotenze ingiustificate».

Palmieri, a nome della sua associazione, preannuncia battaglia: «Alla luce dei fatti accaduti – dice - muoveremo con maggior incisione i nostri passi affinchè la direzione generale della Asl Bat riveda questa decisione dimostrando serietà ed etica professionale. Siamo convinti che vi siano modi e tempi per risolvere tempestivamente l'increscioso problema, creato con molta disinvoltura e leggerezza».