Sicurezza, affrontare il problema senza alimentare l’odio sociale

Antonio Befano commenta i recenti fatti di cronaca. «Evitare di scivolare nelle trappole del populismo e della xenofobia»

mercoledì 13 marzo 2013 10.50
Risse, aggressioni, scippi, furti continui di auto e negli appartamenti: a Trani il clima di insicurezza continua a preoccupare e far discutere. Questa volta ad intervenire è Antonio Befano, esponente di Trani Futura: «Ieri una studentessa è stata scippata in stazione da un rom, questo deve invitarci a riflettere seriamente sul problema della sicurezza in città, evitando di scivolare nelle trappole del populismo e della xenofobia. Molti, dopo questo increscioso fatto mi hanno tirato in ballo per ciò che sostenni quando si trattò di smantellare il campo rom di via Bisceglie. Una decisione che per me non avrebbe rappresentato, come è stato, una soluzione strutturale del problema, né per il caso dei rom né per la sicurezza. Infatti, se prima queste persone vivevano lì senza disagi per la cittadinanza, oggi assediano la stazione con tutte le conseguenze del caso, come questo scippo. Lo scippo è un reato e la studentessa vittima ha, naturalmente, tutta la mia solidarietà».

Befano se la prende con chi sfrutta queste occasioni per fare propaganda elettorale «È del tutto inutile quanto offensivo della dignità umana dire "Cacciamoli, tutti via!". È un tranello dove si cade spesso per ignoranza e faciloneria, ma purtroppo a volte si ricevono anche applausi. L'episodio dello scippo però, dimostra quanto sia stato dannoso smantellare quel campo. Allora, è più serio dire che ci vuole più sicurezza, più vigili per la città, oppure che il problema si risolva solo cacciando i rom? Com'è noto a tutti, negli ultimi mesi c'è stata una vera e propria esplosione di fenomeni di microcriminalità: sono state incendiate auto, si sono verificati molti furti e scippi di cui non si è parlato. Per questo non sono disposto a veder attribuire solo ai rom questa impennata di crimini, giustificando quindi dei meschini attacchi xenofobi, anche se sono efficaci strumenti propagandistici. Ma ritengo invece, opportuno un dibattito serio sulla sicurezza. Ci sono pochi vigili in città, è accettabile? Per me, no. Sono da mandare tutti all'inferno i rom? Per me, no. Una buona amministrazione affronta i problemi con serietà, cercando di risolverli senza alimentare l'odio sociale che –conclude Befano- si scatena solo verso le categorie non difese e non certo verso tutti i reali responsabili».