"Sindrome dell'assessore fantasma": Di Leo (Lega) commenta le dimissioni di Zitoli

"Mai una risposta alle mie numerose note"

venerdì 28 ottobre 2022 16.38
"La sindrome dell'assessore "fantasma" , quello che c'è ma non appare, ha colpito ancora. In modo plateale": così la nota del capogruppo consiliare della Lega, Giovanni Di Leo, sulle dimissioni dell'assessore Zitoli.
"Indire una conferenza per Indicare alla stampa dove sono nascoste le orme del proprio passaggio, vuol dire che quelle orme sono rimaste sconosciute e che non ne resterà ricordo. Se poi la conferenza stampa non è altro che una occasione autocelebrativa per dar fiato alle trombe che suonano l'inno "Farò-faremo-faranno", che da anni perseguita il malcapitato lettore tranese di giornali locali, allora è chiaro che si rivela inutile del tutto.
Lo ammetto. Anche se mi sono abituato alle note dell'inno, mi lascio prendere dalla curiosità e lo ascolto. Ho voluto verificare se il/la protagonista si sarebbe "degnata" di fare qualche rapido accenno sulle tante questioni che ho personalmente e direttamente sollevato con varie note e richieste indirizzate all'assessore ( che allego in copia) .
Ho chiesto di conoscere a che punto siano le indagini sulla vulnerabilità sismica di tutte le scuole tranesi e quindi se siamo in grado di valutare eventuali opere necessarie per adeguarle alle norme, a che punto sia la vicenda della scuola Papa Giovanni XXIII, notizie sul suo smantellamento progressivo, sulle occupazioni indebite. Non mi pare che sia sta spesa una sola parola su una questione così grave, che ritengo la priorità fra le priorità.
Ho chiesto - prosegue Di Leo - perché non si interviene sui muri imbrattati delle scuole, in particolare della De Amicis, quale emblema della bruttezza a cui abituano i nostri ragazzi; ho segnalato i cavi appesi dell'impianto di messa a terra della scuola Giustina Rocca, quale emblema del degrado a cui abituano i nostri ragazzi.
Ho chiesto quali siano le programmazioni per dotare la nostra città di luoghi della cultura, di teatri in particolare.
Ho chiesto che fine avessero fatto il Consiglio Comunale dei Ragazzi e la Consulta dei Giovani, due organi di partecipazione per coinvolgere i nostri giovani sulla educazione civica.
Ho chiesto, ma ho ottenuto solo il silenzio.
Non ho mai ricevuto un riscontro alle mie richieste, e questo non deve passare inosservato e deve essere oggetto di rimprovero in quanto equivalente a mancanza di rispetto, non tanto nei miei confronti quale consigliere comunale, quanto nei confronti dei cittadini che personalmente rappresento, che hanno voce solo per mezzo dei miei scritti.
Eppure stiamo parlando di un esponente della sinistra, quella divenuta scolorita, amante dei salotti e del percolato, che un tempo auspicava e propagandava che una volta al potere avrebbe reso il palazzo comunale una "casa di vetro", talmente trasparente che per i cittadini comuni non vi sarebbero stati segreti. La storia di questi anni ha dimostrato il contrario.
I programmi si fanno nelle segrete stanze del potere e per i cittadini non vi è ne' partecipazione ne' condivisione, mentre la comunicazione istituzionale, come dimostra oggi questa conferenza stampa, è confusa con la propaganda politica, con elencazione di fantomatici obiettivi da raggiungere che restano sulla carta. Infine leggo la frase più paradossale di questi ultimi anni: "se per questa città è necessario un mio passo indietro per vedere raggiunti quegli obiettivi, lo faccio assolutamente di buon grado".
Ma allora l'assessore creava freni al raggiungimento degli obiettivi?
Preso da questo dubbio amletico, che profuma di certezza, spengo il computer e vado dai miei figli ringraziando comunque chi si è speso per la Città".