Sistema Trani, ascoltati nuovi testi

Oggi in aula Luigi Mondelli e Beppe Corrado. Prossima udienza il 3 giugno

giovedì 20 maggio 2021 18.40
A cura di Alessandra Vacca
Si è svolta questa mattina nell'aula di Corte d'Assise del Tribunale di Trani una nuova udienza del Sistema Trani, che conta 14 imputati tra cui diversi ex politici e funzionari comunali e che determinò di fatto la conclusione anticipata dell'amministrazione del sindaco Luigi Riserbato fra fine 2014 e inizio 2015.

Primo testimone sentito in aula è stato Luigi Mondelli, infermiere in pensione, quale persona informata sui fatti sulla presunta concussione subita in ordine alla mancata riassunzione del figlio, dopo che il servizio di raccolta dei cartoni, che l'Amiu aveva affidato alla Rosa Blu, per cui il figlio lavorava, era stato riaffidato alla Trasmar. Ha ammesso che in realtà il fatto che il figlio avesse diritto a essere riassunto sia stata solo una sua idea e che mai nessuno gli abbia mai chiesto il voto per questo.

In aula è stato ascoltato anche Beppe Corrado, attualmente consigliere nella maggioranza Bottaro, ma che all'epoca dei fatti era consigliere comunale e provinciale del Pdl e sostenitore del candidato sindaco del centrodestra Luigi Riserbato.

Sulla mancata riassunzione del figlio di Mondelli ha confermato di averne parlato sia con lo stesso Mondelli che con Damascelli e Riserbato ma ha chiarito come fosse una sua sensazione che la mancata riassunzione di Mondelli junior fosse una sorta di reazione politica attribuibile al fatto che lui non votasse a favore dei provvedimenti della Giunta ma che questo non gli sia stato mai detto esplicitamente. Ha confermato, inoltre, che fosse anche una sua idea quella che di diritto i dipendenti della Rosa Blu dovessero essere assunti dalla Trasmar che subentrava nel servizio di raccolta dei cartoni ma di non aver mai fatto una verifica a riguardo.

Sulla vicenda della gara per la vigilanza sugli immobili e sulla presunta richiesta di tangente a Giachetti, Corrado ha ha dichiarato che tutte le notizie in merito le abbia apprese da voci che circolavano in città salvo averne parlato con il diretto interessato fuori ad un bar ma senza che Giachetti gli avesse fatto un riferimento esplicito su chi gli avesse chiesto la tangente, di averne parlato poi con Maurizio Musci dopo che questo si era dimesso ma che le sue dimissioni non c'entravano niente con le voci sulla presunta vendita della gara ma erano da collegarsi a difficoltà politiche. Corrado ha riferito come abbia ritenuto folle ipotizzare come Musci possa aver chiesto una tangente a Giacchetti perché il primo era stato legale del Comune di Trani quando c'era stato un ricorso per la prima aggiudicazione a favore della vigilanza notturna tranese, aggiudicazione impugnata dalla seconda società che aveva partecipato alla gara questo a dimostrazione di come all'epoca ci fosse un buon rapporto tra i due.

La prossima udienza è fissata al 3 giugno dove saranno ascoltati nuovi testimoni, tra cui Chiara Bagli.