"Sistema Trani", oggi inizia l'udienza preliminare

Sono 19 gli imputati. L'accusa sarà sostenuta dal pm Catalano

martedì 26 settembre 2017
Sono passati quasi tre anni dagli arresti di amministratori, dirigenti e dipendenti del Comune, che sconvolsero Trani e portarono alla caduta dell'amministrazione di centrodestra guidata da Luigi Riserbato. Oggi, davanti al Gup del Tribunale, Angela Schiralli, dovranno comparire tutte le persone coinvolte nei due filoni della cosiddetta inchiesta sul "Sistema Trani". Ovvero sia quelle coinvolte nella prima parte con al centro l'appalto per la vigilanza degli immobili comunali, che sfociò appunto negli arresti del 20 dicembre 2014; sia quelle legate alle presunte manomissioni della macchina amministrativa, culminate nell'arresto di Sergio De Feudis, dipendente all'epoca in servizio nell'ufficio Finanze.

A sostenere l'accusa non ci sarà però Michele Ruggiero, il magistrato che ha coordinato le indagini e chiesto il rinvio a giudizio dei 19 imputati. Ruggiero si trasferirà, entro qualche mese, a Bari e per questo a rappresentare la Procura di Trani sarà il pm Marcello Catalano.

I FATTI
Per il primo filone, che vedeva al centro l'appalto per la vigilanza degli immobili comunali, il processo è stato chiesto per l'ex sindaco Luigi Riserbato e il suo allora vice, Giuseppe Di Marzio; per l'ex amministratore unico di Amiu, Antonello Ruggiero; per gli ex consiglieri di centrodestra, Maurizio Musci e Nicola Damascelli; per il funzionario del Comune, Edoardo Savoiardo; Elsa Coppola, Yanko Tedeschi, Claudio Laricchia (membri della commissione di gara per l'aggiudicazione dell'appalto sulla vigilanza degli immobili comunali) e Pasquale Mazzone (ex segretario generale del Comune di Trani); Francesco Lupo, Massimo Aletta e Nicola Lisi (della Sicurcenter di Palermo). Per l'ex primo cittadino, però, è caduta l'accusa di associazione per delinquere per cui era finito agli arresti domiciliari il 20 dicembre 2014. In carcere, quello stesso giorno, erano invece finiti Di Marzio, Ruggiero, Musci e Damascelli; mentre Savoiardo beneficiò dei domiciliari.

Il secondo filone ha fatto emergere, invece, un'associazione a delinquere che avrebbe distratto ingenti somme dalle casse del Comune di Trani, mediante la realizzazione di un sofisticato sistema che alterava le procedure contabili ed interferiva fraudolentemente nell'iter di affidamento dei servizi comunali. Contestati anche - a vario titolo - i reati di peculato, truffa, concussione e diversi falsi. In questo caso le richieste riguardano Sergio De Feudis; l'ex comandante della Polizia locale, Antonio Modugno; l'ex presidente della cooperativa Vigilanza tranese, Vincenzo Giachetti; gli ex dirigenti del Comune, Luca Francesco Paolo Russo e Domenico Guidotti; un ex dipendente della coop Un amico per Trani, Carlo Addamiano; e ancora il funzionario Savoiardo, già coinvolto nella prima tranche di indagini.