Situazione di "stallo" per la discarica, l'ira di Laurora (Pd)

«La gestione Iaculli - Guadagnolo, sulla vicenda non brilla certo di trasparenza»

martedì 31 marzo 2015 6.58
A cura di Martina Tortosa
«Sono passati sei mesi dalla chiusura della discarica da parte dell'Arpa e al momento non pervengono notizie di alcun tipo in merito alla bonifica ed alla messa in sicurezza». Tommaso Laurora (Pd) interviene sull'attuale situazione di stallo in cui versa la discarica. «Di certo la gestione del commissario Iaculli e quella dell'attuale amministratore unico dell'Amiu, Guadagnolo, sulla vicenda non brillano certo di trasparenza, al pari di quelle dei loro predecessori».

«Ci si deve accontentare - spiega - di voci riguardanti la persistenza dell'inquinamento delle falde, pare a causa del mancato prelievo del percolato, nelle quantità che sarebbero necessarie, per problemi tecnici ed impiantistici che l'amministratore unico dovrebbe risolvere. Nel contempo, sono state annunciate alla stampa azioni di rivalsa nei confronti dei precedenti amministratori che abbiano arrecato danni all'Amiu, il che appare sicuramente un atto doveroso per accertare le responsabilità. Non vorrei, tuttavia, che l'accertamento delle responsabilità si trasformi, da parte di qualcuno, nel tentativo di individuare colpe negli elementi più deboli ed esposti dell'intero assetto politico, amministrativo e tecnico, "scaricando" su questi tutte le responsabilità che invece andrebbero congruamente suddivise».

Per Tommaso Laurora una cosa, però, è certa. «Quando nel luglio del 2012 la Regione Puglia ha iniziato a conferire i rifiuti extra bacino, lo fece su parere favorevole dell'Arpa, segno evidente che in quella data il massimo organo tecnico, preposto al controllo ambientale, riteneva che la discarica fosse in sicurezza e in grado di sostenere il maggiore afflusso di rifiuti. Non sappiamo per quale motivo nessuno abbia imposto di aumentare il numero delle torce utilizzate per bruciare il biogas, né per quale motivo l'Amiu non abbia provveduto a tale adeguamento, che comporta certamente l'esborso di una somma non trascurabile di cui però Amiu dovrebbe essere dotata».

E ancora: «Non sappiamo - prosegue Laurora - se è stato incrementato il prelievo del percolato, in conseguenza delle intense piogge e del maggior quantitativo dei rifiuti. C'è stata carenza dei tecnici, mancanza di volontà e capacità degli amministratori oppure carenza di fondi, ovvero tutti e tre queste ipotesi contemporaneamente? E sopratutto - chiede - ora cosa si sta facendo per risolvere il problema?

La cittadinanza gradirebbe una conferenza stampa (finalmente) nella quale il commissario e l'amministratore unico ci espongano le ragioni di quanto accaduto, e sopratutto le iniziative in corso, ossia quante torce sono state eventualmente installate, e riferire per quale motivo non si sta provvedendo al prelievo del percolato, il che, se fosse vero, sembra una cosa assurda. Individuare le responsabilità del passato - conclude Tommaso Laurora - si badi senza facili e puerili criminalizzazioni o assoluzioni, è cosa giusta. Risolvere oggi i problemi ambientali e garantire la tutela della salute pubblica è cosa ancor più giusta e prioritaria».