Solidarietà alla Barresi…anzi no

Meglio prima vedere la nuova giunta

mercoledì 15 novembre 2017
A cura di Giovanni Ronco
Sta montando come vero e proprio caso politico l'episodio della "cacciata" della Barresi dalla maggioranza, tramite depennamento wapp, previa creazione nuova chat senza di lei. Dopo la riunione che un esponente del centro-sinistra ha definito "degna della miglior carboneria" e la notizia diffusa dalla stampa, si sta creando uno strano meccanismo di "cannibalismo" politico, sul corpo della consigliera. Un misto di opportunismo, nascondimenti, ma anche strumentalizzazione del caso.

Da una parte "l'occasione" dei vertici di governo di affermare che la Barresi se l'è cercata (frase molto in voga di questi tempi); dall'altra l'idea, da parte di alcuni consiglieri di maggioranza, di esprimere solidarietà nei confronti della Barresi, per un modus operandi ritenuto poco ortodosso e politicamente scorretto, come scritto ieri, nell'iter dell'esclusione. Un wapp è per sempre, insomma.

Quando sembrava tutto fatto, ecco che sarebbe sopraggiunta l'opposizione di gran parte del resto dei consiglieri di maggioranza, specie di quelli che non lamentano particolari contrasti col sindaco o per rapporti politici stretti o perché da poco accontentati e accordati nella "missione stabilità" annunciata dal sindaco.

Una situazione kafkiana che ha vissuto il suo culmine in una "riflessione – invito" da parte di uno dei consiglieri, che avrebbe suggerito più prudenza: "Aspettiamo prima che sia risolto il nodo – assessorati e poi diamo solidarietà". Insomma, parafrasando: prima la borsa e poi la vita, pardon, la solidarietà alla consigliera. Sul corpo della Barresi si strusciano e si scontrano le volontà realmente solidali ("in fondo è stata sempre leale con noi ed è stata ai patti stabiliti" – avrebbe detto uno dei favorevoli alla solidarietà-) con quelle opportunistiche: "Aspettiamo gli assessori e prima del consiglio, manifesteremo solidarietà". Prima vedere cammello, insomma. Il consiglio comunale, per la cronaca, dovrebbe tenersi il prossimo mercoledì 22.

Intanto al PD si convoca il direttivo. Primi mugugni: "Un giorno prima si manda la convocazione?". Altri mugugni da parte di tesserati storici, che si sfogano col sottoscritto: "Che pena questo partito: c'è gente che è andata nel direttivo senza aver mai messo piede nella sede: gente che passa direttamente dall'iscrizione, (dalla prima volta nel PD), direttamente al direttivo … mah! Robe mai viste". Per non parlare dell'assenza (ancora?) di "uno straccio di intenti programmatici". E ti credo che poi pure Bottaro ha la nausea del PD e preferisce non perdere tempo … Ha ragione stavolta: meglio o' Napule!