“Sono solo parole": lo spettacolo dell’istituto Cosmai di Trani per la giornata del 25 novembre

Tanti i racconti, diverse le testimonianze, per portare alla luce delle storie nude contro la violenza sulle donne

mercoledì 24 novembre 2021 9.39
Un presentatore. Un programma TV. Delle concorrenti, e il gioco è fatto. Questa è la trama dello spettacolo teatrale presentato dall'IISS Sergio Cosmai, in particolare dalle ragazze di 2AM, 4AV e 5av. Tanti i racconti, diverse le testimonianze, per portare alla luce delle storie nude contro la violenza sulle donne.

Il rapimento, il ricatto sessuale e psicologico, le botte, queste sono alcune delle emozioni descritte e messe in scena dai ragazzi. La violenza non si ferma qui, prosegue subdolamente in un clima sociale che spinge all'omertà e vergogna, che condanna la donna per "essersela cercata".

"Sono solo parole" è lo spettacolo patrocinato dal comune di Trani, che si terrà giovedì 25 novembre, alle 10.30 presso lo chalet. Tanti gli attori coinvolti, tanti gli ospiti. Un lavoro entusiasmante sostenuto dal Dirigente Scolastico Prof Vito Amatulli e organizzato dal Prof. Giovanni Salvemini.

Un lavoro teatrale che si propone con un forte impatto emotivo, affidato a volte a toni provocatori e che chiede allo spettatore di attraversare i luoghi e gli umori della violenza, e che vede la regia della Prof.ssa Molinari, e la scenografia e la grafica della Prof.ssa Nitti.

Si ringraziano gli attori coinvolti nel progetto, qui di seguito presentati:
Kleidi Kiptiu, Asia Scalera, Adriana De Mango, Angelica Perrone, Noemi Capuano, Claudia Papalettera, marika moncelli, Sophia Rutigliano, petrone giorgia , Sabrina Massimiliano , Ilaria valente

Si ringraziano per i contributi audio e video: Papagni Giuseppe, Di Leo Luca, Zaza Francesco, Chiara Camporeale, Lorenzo Ventura; per il make up Erika Di Vito, Martina Guarini, Letizia Scoccimarro.

Si ringrazia l'associazione Trani Tradizioni.

Durante la mattinata interverrà il vice-sindaco Dott. Fabrizio Ferrante.

Il testo ha preso forma grazie alla visione di documenti, testimonianze, video. Ogni giorno si ripetono episodi di violenza morale e fisica, che le leggi perverse dell'audience e della tv contribuiscono a ridurre all'insignificanza, come se fosse ordinaria routine, privi di ascolto.