Tari, il Cta Trani contro l'aumento del 7% previsto per le utenze non domestiche

De Marinis: «S'individuino azioni importanti per non aumentare i costi di gestione»

martedì 24 maggio 2022 13.36
«Pregiatissimo Sig. Sindaco, la scrivente Associazione CTA, in merito alla proposta di deliberazione del Consiglio Comunale relativa al Tributo Comunale sui rifiuti - TARI - per l'anno 2022, esprime la propria contrarietà all'aumento previsto per le utenze non domestiche». E' quanto si apprende in una lettera aperta a firma del presidente del Cta Trani, Michele De Marinis indirizzata al sindaco Amedeo Bottaro.

«Dai dati in nostro possesso, infatti, per la maggior parte delle utenze NON DOMESTICHE, (ad esempio: autorimesse – magazzini - uffici - negozi abbigliamento - librerie – parrucchieri - falegnami - autofficine - attività industriali e artigianali di produzione – ristoranti - bar e pasticcerie- supermercati- macellerie) è previsto un aumento della TARI del 7% (circa). Riteniamo che in questo particolare momento non si debbano aumentare i costi né per le famiglie, né per le imprese e gli artigiani, categorie che sostengono la crescita del nostro tessuto sociale.

Comprendiamo che anche per il gestore del servizio ci siano gli aumenti dei costi di smaltimento, e i rincari dei consumi del carburante e dell'elettricità, ma riteniamo che si possano individuare delle azioni importanti, da mettere subito in pratica, che permettano di non aumentare i costi di gestione, che devono per legge essere coperti dalla Tari. Si pensi, ad esempio, ad una oculata gestione dei conti e ad una migliore organizzazione dei servizi da parte dell'azienda AMIU. Così come è importante aumentare la platea dei contribuenti, anche a seguito di accertamenti mirati, rafforzando l'Ufficio Tributi del Comune, che, attraverso un lavoro certosino, ha già individuato numerosi evasori della tassa, sia totali che parziali. Si potrebbe approvare, inoltre, una delibera da parte del Consiglio Comunale, che preveda uno sconto della TARI del 20% per gli utenti che provvedano al pagamento della tassa con addebito diretto sul conto corrente bancario o postale, così come previsto dall'art. 118 ter del Decreto Rilancio.

E, infine, introdurre immediatamente la TARIFFA PUNTUALE, secondo il principio comunitario " chi inquina paga", o, meglio, secondo il metodo adottato dal Comune di BITETTO, " conosci quello che butti", primo in ITALIA, che coniuga elementi qualitativi e quantitativi, premiando gli utenti virtuosi.

Per quanto sopra, si chiede alla Amministrazione Comunale e al Consiglio Comunale di TRANI, che si riunirà Giovedì 26 Maggio, di emendare la proposta di delibera, reintroducendo, anche in mancanza di aiuti statali, opportune riduzioni alle attività comprese nelle categorie tariffarie che abbiano subito maggiori criticità per la pandemia, a carico del bilancio del Comune. Sarebbe un forte segnale; necessario per non vanificare gli sforzi e i sacrifici che tutti gli utenti, imprese e famiglie, hanno fatto nel 2021, consentendo al Comune di TRANI di raggiungere la straordinaria percentuale di raccolta differenziata del 76,5%, diventando il miglior Capoluogo della Puglia.

Disponibili a partecipare ad un incontro anche con i dirigenti e i responsabili degli uffici comunali interessati, porgiamo i nostri migliori saluti».