Tenta un gesto estremo, salvato in extremis da due poliziotti di Trani
È accaduto ieri sul lungomare di Bisceglie, l'uomo è stato affidato alle cure del 118
venerdì 25 marzo 2022
12.13
Una provvidenziale passeggiata sul mare permette di salvare un uomo da un gesto estremo e disperato.
E' accaduto nel pomeriggio di ieri, giovedì 24 marzo, sul lungomare di Bisceglie, verso la spiaggia del Pretore, a ridosso di alcune case e ristoranti della zona costiera.
Un poliziotto in servizio alle Volanti del Commissariato di Polizia di Stato di Trani, in compagnia della sua famiglia e del fratello, un assistente capo della Polizia Penitenziaria in servizio al carcere di Trani, mentre si godeva la bella giornata soleggiata sul lungomare della Città del Dolmen, vedeva arrivare un'utilitaria con a bordo un uomo, dell'apparente età di circa 40anni, che sceso dal veicolo e visibilmente alterato si avvicinava al parapetto che distava dalla spiaggia circa 20 metri.
Senza destare preoccupazione e scambiato un cenno con il fratello, anch'egli sorpreso da quello che stava accadendo, decideva di avvicinarsi all'uomo, che nel frattempo si avvicinava verso il parapetto, più in direzione della spiaggia così detta del Macello e salito improvvisamente sul cornicione, iniziava a proferire frasi di dolore verso un affetto perduto, e mentre piangeva annunciava l'intenzione di voler mettere fine alla propria vita.
E' stato a questo punto, che i due poliziotti, lasciati i propri familiari e avendo ben presente la situazione che si rappresentava ai propri occhi hanno cominciato a parlare all'uomo, avvicinandosi ad egli il più possibile. Mentre l'uomo raccontava dei suoi problemi affettivi, i poliziotti cercavano, da due direzioni diverse di far comprendere all'uomo l'inutilità del gesto estremo.
Cercando di distogliere l'attenzione dell'uomo dalla vista della spiaggia situata ai suoi piedi quasi una trentina di metri e vista la sua chiara intenzione, con determinazione e freddezza, afferravano l'uomo per gambe e braccia, trascinandolo sul marciapiede. Messo in sicurezza l'uomo ed in attesa che giungessero i sanitari del 118 e gli agenti della Polizia Locale, facevano raccontare all'uomo la sua storia e lo rincuoravano, facendogli comprendere che mai, un problema seppur grave e legato alla sfera affettiva, poteva portare ad un gesto estremo.
Giunti i soccorsi l'uomo, ormai più rasserenato e vigile, veniva così affidato alla cure dei sanitari del 118.
E' accaduto nel pomeriggio di ieri, giovedì 24 marzo, sul lungomare di Bisceglie, verso la spiaggia del Pretore, a ridosso di alcune case e ristoranti della zona costiera.
Un poliziotto in servizio alle Volanti del Commissariato di Polizia di Stato di Trani, in compagnia della sua famiglia e del fratello, un assistente capo della Polizia Penitenziaria in servizio al carcere di Trani, mentre si godeva la bella giornata soleggiata sul lungomare della Città del Dolmen, vedeva arrivare un'utilitaria con a bordo un uomo, dell'apparente età di circa 40anni, che sceso dal veicolo e visibilmente alterato si avvicinava al parapetto che distava dalla spiaggia circa 20 metri.
Senza destare preoccupazione e scambiato un cenno con il fratello, anch'egli sorpreso da quello che stava accadendo, decideva di avvicinarsi all'uomo, che nel frattempo si avvicinava verso il parapetto, più in direzione della spiaggia così detta del Macello e salito improvvisamente sul cornicione, iniziava a proferire frasi di dolore verso un affetto perduto, e mentre piangeva annunciava l'intenzione di voler mettere fine alla propria vita.
E' stato a questo punto, che i due poliziotti, lasciati i propri familiari e avendo ben presente la situazione che si rappresentava ai propri occhi hanno cominciato a parlare all'uomo, avvicinandosi ad egli il più possibile. Mentre l'uomo raccontava dei suoi problemi affettivi, i poliziotti cercavano, da due direzioni diverse di far comprendere all'uomo l'inutilità del gesto estremo.
Cercando di distogliere l'attenzione dell'uomo dalla vista della spiaggia situata ai suoi piedi quasi una trentina di metri e vista la sua chiara intenzione, con determinazione e freddezza, afferravano l'uomo per gambe e braccia, trascinandolo sul marciapiede. Messo in sicurezza l'uomo ed in attesa che giungessero i sanitari del 118 e gli agenti della Polizia Locale, facevano raccontare all'uomo la sua storia e lo rincuoravano, facendogli comprendere che mai, un problema seppur grave e legato alla sfera affettiva, poteva portare ad un gesto estremo.
Giunti i soccorsi l'uomo, ormai più rasserenato e vigile, veniva così affidato alla cure dei sanitari del 118.