Tentano una rapina in un supermercato biscegliese, arrestati due tranesi

I malviventi fermati nel centro sportivo Ponte Lama dai titolari della struttura

mercoledì 1 ottobre 2014 12.37
Che non fosse la giornata giusta, per due malviventi tranesi in trasferta a Bisceglie, avrebbero dovuto capirlo fin da subito, da quando all'interno del supermercato che avevano deciso di rapinare hanno trovato un Carabiniere in borghese che ha fatto scattare subito l'allarme.

Il singolare episodio si è verificato nel pomeriggio di martedì 30 settembre, quando due un 21enne ed un 19enne, residenti nel comune di Trani e già noti alle Forze dell’Ordine per precedenti episodi delittuosi, si sono introdotti armati in un supermercato all'ingresso nord di Bisceglie per rapinarlo. Fattosi consegnare l'incasso della giornata dai cassieri si sono dati alla fuga a bordo di uno scooter diretti verso Trani, ignari che sulle loro tracce c'era un Carabiniere non in servizio che però non si è preoccupato del turno di lavori e si è messo subito ad inseguirli lanciando l'allarme ai colleghi di Bisceglie e di Trani.

Superato il Ponte Lama, i due hanno abbandonato il motociclo e si sono introdotti all'interno del centro sportivo della zona per confondersi tra la folla. Ed è stata proprio questa la peggiore idea che potessero avere. Infatti i due titolari del centro, insieme ad un agente di Polizia Penitenziaria, genitore di uno dei bambini della scuola calcio, insospettiti dai comportamenti dei due malviventi non hanno esitato a bloccarli e trattenerli finché non sono arrivai sul posto i Carabinieri che li hanno definitivamente tratti in arresto.

I due, al termine della perquisizione personale, sono stati trovati in possesso del taglierino, della pistola, risultata poi essere una scacciacani priva del tappo identificativo di colore rosso nonché dell'’intera refurtiva pari a 1.100 euro che è stata restituita all’'avente diritto. Il ciclomotore, privo di targa, ed i capi di abbigliamento usati per il travisamento sono stati sottoposti a sequestro. Su disposizione della Procura della Repubblica di Trani i due sono stati associati presso la locale Casa Circondariale.

Il lieto fine di questa movimentata storia è la testimonianza di come la giusta collaborazione tra cittadini e Forze dell'Ordine possa spesso portare ad ottimi risultati.