Tentate estorsioni, chiesti 6 anni e 8 mesi per Michele Regano

Pignataro, collaboratore di giustizia, avrebbe raccontato il modo di agire

mercoledì 13 giugno 2018
Richieste di pene pesanti nonostante il rito abbreviato: 6 anni ed 8 mesi di reclusione per Michele Regano e 6 anni e 2 mesi di reclusione per Armando Presta, i due tranesi coinvolti nell'inchiesta che a febbraio 2017 smantellò un gruppo malavitoso dedito alle estorsioni.

Si è conclusa così la requisitoria del pubblico ministero della Procura Distrettuale Antimafia di Bari Giuseppe Maralfa che, peraltro, ha prodotto il verbale d'udienza in cui il collaboratore di giustizia Pasquale Pignataro (imputato davanti al gup del tribunale di Bari insieme ad altri 6 imputati tra cui Vito Corda, anch'egli "pentito") ha raccontato le dinamiche ed i ruoli dell'ultima stagione estorsiva tranese. Ha chiesto l'assoluzione di Presta (47 anni) l'avvocato Giangregorio De Pascalis mentre i difensori dell'altro imputato tranese, Regano (38 anni), prenderanno la parola il 18 settembre.