Trani, biglietteria STP chiusa per ferie: caos per pendolari e turisti
Viaggiatori senza biglietto costretti a rinunciare al bus o a pagare un taxi. Mancano alternative, molti turisti bloccati
martedì 12 agosto 2025
10.21
Biglietteria STP chiusa per ferie e viaggiatori a terra: è il quadro che, da oggi, accoglie chi arriva o parte dalla stazione ferroviaria di Trani. L'unico punto vendita autorizzato dei biglietti per la linea extraurbana STP, situato all'interno della stazione, ha abbassato le serrande, lasciando senza titolo di viaggio pendolari, cittadini diretti all'ospedale di Andria e tanti turisti.
La situazione, già precaria da due anni – da quando la vendita dei biglietti STP è affidata soltanto a quel punto vendita – è esplosa in questi giorni di piena estate. Chi non riesce a comprare il biglietto online o a raggiungere il punto vendita successivo si trova senza alternative, anche perché gli autisti dei bus rifiutano di far salire chi è sprovvisto del titolo di viaggio. Molti viaggiatori, ingannati anche dal ricordo della ricevitoria nel bar, ancora disponibile per molte altre linee, vi si dirigono per fare i biglietti: ma il titolare non è più concessionario STP dal 2023. E, per i turisti, la beffa è doppia: senza bus, l'unica opzione resta il taxi privato, in una città che non dispone di un numero sufficiente di vetture per coprire la domanda. Un disagio che si ripete ciclicamente e che, in assenza di un sistema di vendita più capillare, si trasforma in un'emergenza ogni volta che il punto vendita della stazione resta chiusa. A farne le spese il titolare del bar di fronte alla stazione, che, estenuato, ha dovuto affiggere un cartello per specificare di non essere rivendita Stp.
La situazione, già precaria da due anni – da quando la vendita dei biglietti STP è affidata soltanto a quel punto vendita – è esplosa in questi giorni di piena estate. Chi non riesce a comprare il biglietto online o a raggiungere il punto vendita successivo si trova senza alternative, anche perché gli autisti dei bus rifiutano di far salire chi è sprovvisto del titolo di viaggio. Molti viaggiatori, ingannati anche dal ricordo della ricevitoria nel bar, ancora disponibile per molte altre linee, vi si dirigono per fare i biglietti: ma il titolare non è più concessionario STP dal 2023. E, per i turisti, la beffa è doppia: senza bus, l'unica opzione resta il taxi privato, in una città che non dispone di un numero sufficiente di vetture per coprire la domanda. Un disagio che si ripete ciclicamente e che, in assenza di un sistema di vendita più capillare, si trasforma in un'emergenza ogni volta che il punto vendita della stazione resta chiusa. A farne le spese il titolare del bar di fronte alla stazione, che, estenuato, ha dovuto affiggere un cartello per specificare di non essere rivendita Stp.