Trani città mercato: il lungo elenco dei mercati annunciati e non realizzati

Articolo97: manca una vision programmatica, un progetto unico per la città

giovedì 26 giugno 2025 11.33
Trani città mercato. Le opere - si legge in una nota di Articolo97 a firma di Alessandro Moscatelli - per la realizzazione del mercato dell'Angelo (mai nome fu più appropriato) tra Via Superga, Via delle Tufare e Via Cappuccini sono iniziate nel febbraio 2025, pur rientrando tra gli interventi da realizzarsi con il Contratto di Quartiere (2009).

Il finanziamento per l'opera dell'importo di euro 1.300.000,00 è stato erogato in data 30.06.2017 (capitolo 17553 del bilancio 2017) e la gara è stata indetta dopo sette anni. Cosa è successo? Sette anni in Tibet.

Risulta che la gara di appalto è stata indetta il 09.04.2024 ed aggiudicata in data 21.10.2024. Nel febbraio 2025 veniva annunciato con la solita pompa magna l'inizio dei lavori ma c'è qualcosa che sta rallentando anche questa opera.

Si apprende, infatti, da una determina del 23.06.2025 della necessità di realizzare opere di variante con l'estensione dell'incarico al tecnico già nominato.
Un'amministrazione che potremmo considerare sfortunata se non fosse che, in campo mercatale, la schizofrenia politico- amministrativa è alla pari di tutto quanto a Trani viene realizzato in mancanza di una vision programmatica. L'elenco degli annunci è lungo: il mercato ortofrutticolo giace nei secoli condannato all'ergastolo di fronte al carcere; il mercato ai capannoni Ruggia i cui posti erano stati tracciati da un geometra nominato dal Comune di Trani, non se ne parla più; il mercato settimanale precario sul Via Falcone; il mercato in Piazza Madre Teresa di Calcutta; il mercato ittico da realizzare sul molo Santa Lucia; il mercato di fatto sul porto verso Piazza Trieste; il mercato in Piazza Gen. Alberto Dalla Chiesa.

L'unica opera in concreto finanziata è il mercato dell'Angelo, cui dovremmo affidarci per vederla realizzata con un ritardo che già conta sette anni. Per il resto, forse, occorrerebbe mettersi a tavolino e studiare un progetto unico per la città e non fondare l'attività politico-amministrativa solo sulla base dei finanziamenti che si possano intercettare.