Trani città senza culle: in calo il numero delle nascite

Nel 2016 sono nati 353 bambini. Il commento della consigliera Di Lernia (M5S)

sabato 3 dicembre 2016
A cura di Martina Tortosa
La città senza culle. È così che ormai potrebbe essere rinominata Trani. Da anni, infatti, la cicogna non è più di casa e alla città sul mare ha preferito ben altre destinazioni. Calano inesorabilmente le nascite e i numeri appaiono sempre più preoccupanti. Niente fiocchi appesi sulle porte o notti in bianco per le mamme e i papà. Nel 2016 sono nati solo 353 bambini a fronte dei 541 del 2006. Il picco si è registrato, invece, nel 2007, con 619 nati.

A prescindere dalla chiusura del reparto di ostetricia dell'ospedale di Trani, che di fatto annulla la possibilità di nascere in città, le cause del calo sembrano essere ben altre. Ad ipotizzarle è stata la consigliera del Movimento 5 Stelle Luisa Di Lernia. «In 10 anni - spiega - le nascite sono diminuite sensibilmente. Il commento facile e amaro potrebbe essere: manca il coraggio di mettere al mondo un figlio. Ma forse la realtà è un'altra. I giovani vanno via da Trani. Si realizzano altrove. Chi resta fa molta fatica a pianificare».

«Ed ecco - prosegue Di Lernia - che nell'ultima variazione di bilancio di previsione comunale il capitolo Asili Nido è stato azzerato. Questa notizia è pubblicata sull'albo pretorio del Comune di Trani con la delibera numero 281/2016 dimensionamento scolastico 2016 nella quale si legge: "la denatalità avrà i suoi effetti dal 2018 sulle scuole elementari e dal 2024 sulle scuole medie". E ancora: "le istituzioni scolastiche della rete comunale si pongono complessivamente a livelli discreti di dimensionamento, ma comunque al di sotto della media regionale"».