Trani, dalle buche al buco
Portato via l'orologio posto sulla torre di palazzo Vischi. La scoperta è avvenuta durante un sopralluogo dei dirigenti di Forza Trani
mercoledì 26 ottobre 2011
10.09
«Come se a Trani non bastassero le buche stradali o i buchi nel bilancio comunale, all'insegna del non farci mancare niente, ora c'è il nuovo buco in piazza Campo dei Longobardi». Roberto Visibelli (Forza Trani) denuncia così la scomparsa dell'orologio che fino a poco tempo fa faceva bella mostra di se sulla torre di palazzo Vischi, già sede della biblioteca comunale.
La scoperta è avvenuta durante un sopralluogo effettuato dai dirigenti di Forza Trani in piazza Longobardi per controllare lo stato dei lavori di restyling dell'ex area adibita a mercato del pesce. «Abbiamo indagato - spiega Visibelli - ed abbiamo appreso che l'orologio è stato tolto dallo storico palazzo e, pare, accantonato nel magazzino comunale in attesa di non si sa che cosa, deciso da non si sa chi. Così vanno le cose al Comune di Trani. Il dato di fatto è che i lavori della piazza sono a buon punto e non vorremmo che ai tranesi fosse riservata la visione di un nuovo buco».
«Poiché abbiamo l'impressione che il tempo al Comune trascorra inutilmente - chiosa Visibelli - chiedo ai padroni del Palazzo di città di muoversi per ripristinare lo stato delle cose antecedente: l'orologio, funzionante, ritorni al suo posto, prima che qualcuno se ne innamori troppo».
La scoperta è avvenuta durante un sopralluogo effettuato dai dirigenti di Forza Trani in piazza Longobardi per controllare lo stato dei lavori di restyling dell'ex area adibita a mercato del pesce. «Abbiamo indagato - spiega Visibelli - ed abbiamo appreso che l'orologio è stato tolto dallo storico palazzo e, pare, accantonato nel magazzino comunale in attesa di non si sa che cosa, deciso da non si sa chi. Così vanno le cose al Comune di Trani. Il dato di fatto è che i lavori della piazza sono a buon punto e non vorremmo che ai tranesi fosse riservata la visione di un nuovo buco».
«Poiché abbiamo l'impressione che il tempo al Comune trascorra inutilmente - chiosa Visibelli - chiedo ai padroni del Palazzo di città di muoversi per ripristinare lo stato delle cose antecedente: l'orologio, funzionante, ritorni al suo posto, prima che qualcuno se ne innamori troppo».