Trani e Barletta candidate a Capitale della Cultura 2021, Bottaro: «Scelta ridicola e rischia di danneggiare entrambe»

Cannito: «Non devo chiedere il permesso a nessuno, non si fa sistema solo quando conviene»

giovedì 9 gennaio 2020 10.54
A cura di Alessandra Vacca
Non è stata gradita dal sindaco Amedeo Bottaro la decisione della città di Barletta di candidarsi a "Capitale della Cultura 2021", decisione avvenuta dopo che la stessa Trani aveva ottenuto l'appoggio da tutti i sindaci della Bat e persino dallo stesso Cosimo Cannito. E' ai microfoni della trasmissione di Teleregione "Il Fatto del Giorno" che il primo cittadino ha confidato il suo malcontento.

«La candidatura delle due città, divise da pochi km di distanza, è ridicola e rischia di danneggiare entrambe nella corsa ad ambire al titolo di capitale italiana della cultura del 2021», ha chiosato senza mezza termini Bottaro.

Dichiarazioni che hanno fatto storcere il naso al sindaco di Barletta che sempre ai microfoni di Teleregione ha dichiarato: «Non devo chiedere il permesso a nessuno, né a Lodispoto né a Bottaro».

«Trani - ha proseguito - non ha mai voluto fare sistema con Barletta e faccio riferimento alla nomina del presidente della Provincia. Nè tantomeno Trani ha chiesto il permesso quando è uscita dal Patto territoriale. Ognuno per la sua strada perché il sistema non si fa solamente quando ci conviene».

Non è tardata la controreplica di Bottaro che ha messo a tacere la polemica con le seguenti parole: «Bene, il sindaco di Barletta ha spiegato che la sua decisione di rinunciare a fare sistema e ad appoggiare una candidatura unitaria per la designazione di capitale italiana della cultura 2021 deriva da una questione del tutto personale, ossia dalla sua mancata elezione a presidente della Provincia quando non riuscì ad ottenere neanche la metà dei voti della sua stessa maggioranza. Ne prendiamo atto - ha poi concluso - con molta serenità rivendicando orgogliosamente un modo diverso di vedere la politica e di amministrare i territori».