Trani, la lezione di stile di Gabriele e Mario: «La musica? Non un sacrificio, ma il nostro futuro»
Inaugurato il "Pianoforte Libero" in Piazza Scolanova. L'assessora Cecilia Di Lernia: «Basta puntare il dito contro i giovani, loro sono i veri custodi della bellezza»
sabato 20 dicembre 2025
7.39
Trani, la musica ha il volto giovane di Gabriele e Mario: inaugurato il "Pianoforte Libero" in Piazza Scolanova: "Non è tanto una persona a scegliere lo strumento, ma è lo strumento che sceglie chi lo suona". C'è una saggezza antica, sorprendente per i suoi 15 anni, nelle parole di Mario Mastrapasqua, uno dei due giovanissimi talenti che lo scorso 18 dicembre hanno tenuto a battesimo il ritorno del "Pianoforte Libero" nel cuore del centro storico di Trani. Insieme a lui c'era Gabriele Biancolillo, 18 anni, viola alla mano e sguardo deciso verso il futuro. Sono loro il volto più bello di un'inaugurazione che ha trasformato Piazza Scolanova in un palcoscenico a cielo aperto, sotto le luci della Cassa Armonica che, fino al 7 gennaio 2026, accoglierà chiunque vorrà donare una nota alla città.
La passione prima di tutto: "Non è un sacrificio, è un piacere"
Prima di incantare il pubblico con le melodie di Debussy, Chopin e Telemann, i due ragazzi hanno raccontato cosa significhi dedicare la propria adolescenza alla musica. Niente distrazioni, tanta disciplina, ma nessun rimpianto. "Lo studio della musica richiede sicuramente tanto tempo," ammette Mario, che ha iniziato con la chitarra per poi essere "scelto" dal pianoforte, "ma se per te è un piacere suonare, non è un problema togliere tempo ad altro. Non riesco a immaginare il mio futuro senza la musica". Sulla stessa lunghezza d'onda Gabriele, studente del Liceo Casardi e innamorato del timbro caldo della viola: "Per me è quasi uno svago. Ascoltando per la prima volta il timbro della viola ho sentito che fosse quello il mio strumento. La mia speranza? Entrare in un'orchestra, suonare nei quartetti d'archi e suonare il più possibile". Un messaggio potente in un'epoca in cui spesso si accusa la gioventù di indolenza: qui c'è studio, dedizione e la voglia di condividere la bellezza. "È un'ottima scelta da parte del Comune," sottolinea Mario, "permettere a chiunque voglia di poter suonare in pubblico".
Un palco per la pace nel cuore della città
L'evento voluto dall'Amministrazione Comunale, ripropone una formula ormai amata: uno strumento libero, accessibile a tutti, incastonato nella storia millenaria di Piazza Scolanova. Il repertorio scelto per la prima serata — il Concerto per viola in Sol Maggiore di Telemann e gli studi dell'Opera 10 di Chopin e i preludi di Debussy — ha subito creato quell'atmosfera di "gioiosa partecipazione" auspicata dagli organizzatori. Sul significato profondo dell'iniziativa è l'Assessora delegata Cecilia Di Lernia, che ha fortemente voluto il ritorno del pianoforte in piazza. Nelle sue parole, l'evento trascende la semplice esibizione artistica per diventare un atto di fiducia verso le nuove generazioni: "Che valore ha tutto questo? Un valore di speranza," ha dichiarato l'Assessora al termine della serata. "Abbiamo verificato che in questi anni questo pianoforte ha rappresentato un punto fermo, soprattutto per i ragazzi. Più volte ci hanno chiesto se fosse rimesso in Piazza Scolanova, e questo ci dà l'esatta contezza di quanto sia importante".
La Di Lernia ha poi toccato un tasto dolente del dibattito pubblico, ribaltando la narrazione comune sui giovani: "Abbiamo la tendenza sempre a puntare il dito contro i ragazzi per vari episodi. Invece, questi elementi dimostrano che quello che manca, e che forse i ragazzi avvertono, è la mancanza di visione e di speranza per loro stessi. Questo pianoforte è un bene unico che racchiude la bellezza, la cultura, l'arte, ma soprattutto il senso di responsabilità. Siamo certi che gli stessi residenti e gli stessi ragazzi saranno gli effettivi custodi di questo bene prezioso".
La Cassa Armonica è ora aperta a tutti: residenti, turisti, amatori e professionisti. Fino al termine delle festività, Trani offre uno spazio dove l'armonia non ha confini e dove la musica diventa, letteralmente, un bene comune.
La passione prima di tutto: "Non è un sacrificio, è un piacere"
Prima di incantare il pubblico con le melodie di Debussy, Chopin e Telemann, i due ragazzi hanno raccontato cosa significhi dedicare la propria adolescenza alla musica. Niente distrazioni, tanta disciplina, ma nessun rimpianto. "Lo studio della musica richiede sicuramente tanto tempo," ammette Mario, che ha iniziato con la chitarra per poi essere "scelto" dal pianoforte, "ma se per te è un piacere suonare, non è un problema togliere tempo ad altro. Non riesco a immaginare il mio futuro senza la musica". Sulla stessa lunghezza d'onda Gabriele, studente del Liceo Casardi e innamorato del timbro caldo della viola: "Per me è quasi uno svago. Ascoltando per la prima volta il timbro della viola ho sentito che fosse quello il mio strumento. La mia speranza? Entrare in un'orchestra, suonare nei quartetti d'archi e suonare il più possibile". Un messaggio potente in un'epoca in cui spesso si accusa la gioventù di indolenza: qui c'è studio, dedizione e la voglia di condividere la bellezza. "È un'ottima scelta da parte del Comune," sottolinea Mario, "permettere a chiunque voglia di poter suonare in pubblico".
Un palco per la pace nel cuore della città
L'evento voluto dall'Amministrazione Comunale, ripropone una formula ormai amata: uno strumento libero, accessibile a tutti, incastonato nella storia millenaria di Piazza Scolanova. Il repertorio scelto per la prima serata — il Concerto per viola in Sol Maggiore di Telemann e gli studi dell'Opera 10 di Chopin e i preludi di Debussy — ha subito creato quell'atmosfera di "gioiosa partecipazione" auspicata dagli organizzatori. Sul significato profondo dell'iniziativa è l'Assessora delegata Cecilia Di Lernia, che ha fortemente voluto il ritorno del pianoforte in piazza. Nelle sue parole, l'evento trascende la semplice esibizione artistica per diventare un atto di fiducia verso le nuove generazioni: "Che valore ha tutto questo? Un valore di speranza," ha dichiarato l'Assessora al termine della serata. "Abbiamo verificato che in questi anni questo pianoforte ha rappresentato un punto fermo, soprattutto per i ragazzi. Più volte ci hanno chiesto se fosse rimesso in Piazza Scolanova, e questo ci dà l'esatta contezza di quanto sia importante".
La Di Lernia ha poi toccato un tasto dolente del dibattito pubblico, ribaltando la narrazione comune sui giovani: "Abbiamo la tendenza sempre a puntare il dito contro i ragazzi per vari episodi. Invece, questi elementi dimostrano che quello che manca, e che forse i ragazzi avvertono, è la mancanza di visione e di speranza per loro stessi. Questo pianoforte è un bene unico che racchiude la bellezza, la cultura, l'arte, ma soprattutto il senso di responsabilità. Siamo certi che gli stessi residenti e gli stessi ragazzi saranno gli effettivi custodi di questo bene prezioso".
La Cassa Armonica è ora aperta a tutti: residenti, turisti, amatori e professionisti. Fino al termine delle festività, Trani offre uno spazio dove l'armonia non ha confini e dove la musica diventa, letteralmente, un bene comune.