Referendum: a Trani la scelta degli scrutatori per nomina diretta solleva interrogativi etici
Il Movimento "Etica & Politica" chiede trasparenza sui criteri di nomina, proponendo alternative democratiche per le future consultazioni
giovedì 29 maggio 2025
10.26
Non si placano le polemiche sulla decisione della Commissione Elettorale del Comune di Trani di scegliere la via della nomina diretta degli scrutatori che saranno impegnati per il prossimo referendum dell'08 e 09 giugno, una modalità utile, si legge nei verbali, per garantire la formazione "certa" dei seggi referendari.
A Trani, la nomina degli scrutatori per il prossimo referendum dell'8 e 9 giugno 2025 ha suscitato perplessità e richieste di chiarimento da parte del Movimento Politico "Etica & Politica". Il Presidente del Movimento, Antonio Corraro, ha dichiarato come: " La Commissione Elettorale comunale, presieduta dal Sindaco Amedeo Bottaro, optando all'unanimità per la nomina diretta anziché il sorteggio, abbia fatto una scelta "legale ma eticamente discutibile, una decisione che pur essendo consentita dalla legge, è una discrezionalità che dovrebbe essere esercitata nel rispetto dei principi di imparzialità, trasparenza e pari opportunità. Poiché il verbale della Commissione non specifica i criteri di scelta adottati ". Per questo Etica & Politica" ha inviato una richiesta formale di informazioni al Segretario Generale del Comune di Trani, dott. Francesco Angelo Lazzaro, e al Sindaco Bottaro, fiduciosa di ricevere una risposta.
Il Movimento "Etica & Politica", pur prendendo atto del fatto che nelle scorse tornate elettorali si sia verificata una sistematica assenza dei nominati per sorteggio, presumibilmente a causa di indisponibilità, e che questa problematica avrebbe spinto la Commissione a ricorrere alle "nomine dirette", tuttavia, per amore di democrazia e trasparenza, ritiene che ci siano tempi e modalità alternative per evitare tali inconvenienti.
"È stata condotta una ricerca su numerosi siti comunali - ci ha dichiarato Antonio Corraro - dalla quale emerge che in molte amministrazioni la responsabilità delle "regole da applicare" per la selezione degli scrutatori è assunta dal Consiglio Comunale, anziché dalla sola Commissione. Questo approccio eviterebbe "scelte altalenanti e un sistema di nomina modificato a seconda della stagione politica. Il sistema più diffuso e "più etico" rilevato è quello della "disponibilità preventiva": i cittadini iscritti all'albo possono presentare la propria disponibilità irrevocabile e solo nel caso di un numero di candidature superiore alle necessità, si procederebbe poi al sorteggio. Auspico - ha concluso Corraro - che gli Organismi Politici e Amministrativi del Comune di Trani adottino procedure simili, predisponendo gli atti necessari per eliminare definitivamente il ricorso alla "chiamata diretta" degli scrutatori, per una maggiore trasparenza nella vita amministrativa tranese".
Una questione aperta quindi sulla quale rileviamo come la scelta della Commissione Elettorale del Comune di Trani, non sia stata pienamente condivisa anche da esponenti della stessa area di maggioranza, è di questi giorni la nota con la quale il consigliere Anselmo Mannatrizio, esponente del Partito Democratico, si dissocia dalla modalità, anche se pur prevista in termini di legge, una dichiarazione la sua che meriterebbe una più attenta riflessione soprattutto di carattere sociale più che politica.
A Trani, la nomina degli scrutatori per il prossimo referendum dell'8 e 9 giugno 2025 ha suscitato perplessità e richieste di chiarimento da parte del Movimento Politico "Etica & Politica". Il Presidente del Movimento, Antonio Corraro, ha dichiarato come: " La Commissione Elettorale comunale, presieduta dal Sindaco Amedeo Bottaro, optando all'unanimità per la nomina diretta anziché il sorteggio, abbia fatto una scelta "legale ma eticamente discutibile, una decisione che pur essendo consentita dalla legge, è una discrezionalità che dovrebbe essere esercitata nel rispetto dei principi di imparzialità, trasparenza e pari opportunità. Poiché il verbale della Commissione non specifica i criteri di scelta adottati ". Per questo Etica & Politica" ha inviato una richiesta formale di informazioni al Segretario Generale del Comune di Trani, dott. Francesco Angelo Lazzaro, e al Sindaco Bottaro, fiduciosa di ricevere una risposta.
Il Movimento "Etica & Politica", pur prendendo atto del fatto che nelle scorse tornate elettorali si sia verificata una sistematica assenza dei nominati per sorteggio, presumibilmente a causa di indisponibilità, e che questa problematica avrebbe spinto la Commissione a ricorrere alle "nomine dirette", tuttavia, per amore di democrazia e trasparenza, ritiene che ci siano tempi e modalità alternative per evitare tali inconvenienti.
"È stata condotta una ricerca su numerosi siti comunali - ci ha dichiarato Antonio Corraro - dalla quale emerge che in molte amministrazioni la responsabilità delle "regole da applicare" per la selezione degli scrutatori è assunta dal Consiglio Comunale, anziché dalla sola Commissione. Questo approccio eviterebbe "scelte altalenanti e un sistema di nomina modificato a seconda della stagione politica. Il sistema più diffuso e "più etico" rilevato è quello della "disponibilità preventiva": i cittadini iscritti all'albo possono presentare la propria disponibilità irrevocabile e solo nel caso di un numero di candidature superiore alle necessità, si procederebbe poi al sorteggio. Auspico - ha concluso Corraro - che gli Organismi Politici e Amministrativi del Comune di Trani adottino procedure simili, predisponendo gli atti necessari per eliminare definitivamente il ricorso alla "chiamata diretta" degli scrutatori, per una maggiore trasparenza nella vita amministrativa tranese".
Una questione aperta quindi sulla quale rileviamo come la scelta della Commissione Elettorale del Comune di Trani, non sia stata pienamente condivisa anche da esponenti della stessa area di maggioranza, è di questi giorni la nota con la quale il consigliere Anselmo Mannatrizio, esponente del Partito Democratico, si dissocia dalla modalità, anche se pur prevista in termini di legge, una dichiarazione la sua che meriterebbe una più attenta riflessione soprattutto di carattere sociale più che politica.