Trani, Legambiente accusa: «Sventrata villa Turrisana»

L'associazione: «Un altro attacco al patrimonio della città». Foto

sabato 4 dicembre 2010
«A circa un mese di distanza dalla segnalazione della Legambiente relativa allo stato di abbandono e di degrado in cui versa la villa Di Corato e annesso giardino, registriamo un altro grave attacco al patrimonio storico e architettonico della città. Villa Turrisana, una pregevole residenza storica posta in agro di Trani sulla strada statale 16, a qualche centinaio di metri dall'incrocio di Colonna con viale De Gemmis, appare quasi interamente sventrata: resta in piedi solo la facciata principale e qualche residua porzione di muro.



Distrutta dalla mannaia affaristica che, come in un copione ormai noto, segue lo stato di incuria ed abbandono. Si tratta di una sfacciata insensibilità verso il patrimonio storico resa micidiale dalla mano dell'uomo, nonostante o, forse, proprio a causa dell'apposizione del vincolo di tutela del piano urbanistico generale (scheda numero 28 dell'atlante dei Beni architettonici e articolo 4.09.8 delle norme tecniche di attuazione del pug, con prescrizione di soli interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria e restauro e risanamento conservativo nelle aree di pertinenza).


La segnalazione è pervenuta alla Legambiente da un cittadino residente in quella zona, che con questo piccolo ma significativo gesto, ha dimostrato che in città ci sono, per fortuna, persone che hanno ancora sensibilità e senso civico. Ci aspettiamo ora che siano gli enti preposti al controllo ed alla gestione del territorio a dimostrare la stessa sensibilità.

Chiediamo, inoltre, se i lavori in esecuzione abbiano avuto una regolare autorizzazione visti i dispositivi vincolistici a tutela del bene. Auspichiamo infine, che ci sia un controllo capillare, determinato e costante dei beni vincolati e il censimento di quelli meritevoli di essere vincolati quali beni culturali di pregio.



E' indispensabile che l'ufficio tecnico comunale operi in sinergia con la Sovrintendenza ai Beni culturali e con il comando della polizia municipale. Diversamente continueremo ad assistere impotenti ad abbattimenti abusivi o autorizzati, crolli spontanei, morie improvvise e abbattimenti di alberi secolari, scempi che denunciamo ormai da anni, senza ottenere quella risposta forte che vorremmo. Ancora una volta chiediamo alle associazioni locali e a quanti, cittadini, storici e politici, di far sentire la propria voce, perché niente uccide più del silenzio».

I soci della Legambiente Circolo di Trani