«Trani non ha sensibilità verso il recupero della sua storia»

La Soprintendenza risponde alle critiche e va giù duro. La lettera inviata da Daniela Tansella alla Federazione della sinistra

mercoledì 11 maggio 2011
«La situazione del territorio di Trani, bellissima e incantevole cittadina, ricca di numerosi e importanti edifici storici-monumentali, è davvero disarmante. Manca la sensibilità verso il recupero e la conoscenza della storia e del passato nell'ambito del territorio». A dirlo è Daniela Tansella, della Soprintendenza archelogica di Bari, sollecitata ad una risposta dall'ultima nota diffusa dal segretario della Federazione della Sinistra di Trani, Cosimo Nenna. La Tansella ha scritto utilizzando parole che, secondo la Federazione della sinistra «sono come macigni nei confronti dell'amministrazione tranese che si vanta di aver cambiato il volto della città, e di aver lasciato un'orma indelebile nella storia di Trani, come ebbe a dire un consigliere comunale di maggioranza per celebrare il suo sindaco, autore di promesse faraoniche rivelatesi autentiche bufale, come quella del costruendo teatro di Trani sull'area dell'Amet».

Tansella, nella sua lettera rileva pure di aver «effettivamente constatato che all'interno della Cattedrale sono stati eseguiti scavi senza il preventivo coinvolgimento della Soprintendenza per i Beni Archeologici, sono stati rinvenuti ossari e non so se altro ancora. I lavori sono già stati ultimati». Sulla questione di piazza Longobardi, la responsabile della Soprintendenza per le aree del litorale Adriatico e del Salento chiarisce che «si è cercato di concentrare l'attenzione dell'amministrazione comunale che, invece, ha disatteso le nostre prescrizioni in merito alla disposta sorveglianza archeologica in cantiere nel corso dei lavori già eseguiti». La dirigente non entra nel merito degli altri casi segnalati dalla Federazione della sinistra (chiesa-ristorante di Sant'Antuono, palazzo Caccetta e angiporto Ognissanti) «poiché – dice - sembrerebbero di competenza del Comune di Trani e della consorella Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici».

Ecco di seguito la lettera integrale inviata da Daniela Tansella alla Federazione della sinistra:

«Ho ricevuto e letto il Vostro comunicato in merito al quale vorrei precisare che i compiti istituzionali di questa Soprintendenza per i Beni Archeologici non rientrano nelle questioni segnalate che sembrerebbero, invece, di competenza del Comune di Trani e della consorella Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici. Non ritengo quindi sia corretto entrare nel merito di questioni che sicuramente avranno valutato discrezionalmente le Istituzioni preposte. L'unica quetione che riguarda la mia Soprintendenza è quella di Piazza dei Longobardi verso la quale, com'è noto, si è cercato di concentrare l'attenzione dell'Amministrazione comunale che, invece, ha disatteso le nostre prescrizioni in merito alla disposta sorveglianza archeologica in cantiere nel corso dei lavori già eseguiti.

Purtroppo devo rilevare che non è l'unico neo riguardante la mancata sensibilità verso il recupero e/o la conoscenza della storia e del passato nell'ambito del territorio di Trani. Di recente ho effettuato un sopralluogo nella cattedrale a seguito di una segnalazione relativa a lavori di scavo in corso. Ho effettivamente constatato che all'interno della cattedrale sono stati eseguiti scavi senza il preventivo coinvolgimento della Soprintendenza per i Beni Archeologici, sono stati rinvenuti ossari e non so se altro ancora. I lavori sono già stati ultimati.

Che dire? La situazione del territorio di Trani, bellissima e incantevole cittadina, ricca di numerosi e importanti edifici storici-monumentali, è davvero disarmante. Cerchiamo, ciascuno per quanto possibile, di contribuire ad accendere l'interesse e il rispetto per il passato e per le testimonianze storico-archeologiche di questa città».