Trani sud, De Laurentis chiede modifiche allo spartitraffico

Troppi incidenti. Fra i suggerimenti, una pista ciclabile interna. Reiterata la necessità di rifare gli attraversamenti pedonali

lunedì 12 settembre 2011 13.58
A Trani, anche a causa dell'intenso traffico, gli incidenti stradali stanno diventando all'ordine del giorno. Coinvolte autovetture ma anche pedoni. Il consigliere comunale del Partito Democratico, Domenico De Laurentis, richiama l'attenzione sui problemi di una delle arterei più caotiche e trafficate della città, il lungo rettilineo che da via Manzoni conduce a corso don Luigi Sturzo. «Nei giorni scorsi - ricorda il consigliere d'opposizione - una bimba è stata investita mentre stava attraversando lo spartitraffico che separa corso don Sturzo da piazza Albanese. Stessa sorte è capitata ad una coppia di anziani, in via Manzoni, nei pressi dell'ufficio postale e mentre stavano attraversando le strisce pedonali ormai invisibili».

De Laurentis chiede quali siano i provvedimenti adottati per far fronte al problema. «Ritengo sia opportuno rendere maggiormente visibili gli attraversamenti pedonali, ovvero realizzarli rialzati, almeno quelli più trafficati, affiancati ad una programmazione della manutenzione con utilizzo di materiali più resistenti. La siepe dello spartitraffico, poi, a detta di molti è fonte di pericolo in quanto limita la visibilità agli automobilisti dei pedoni che l'attraversano, ed anche delle stesse autovetture che impegnano gli incroci. Una delle soluzioni che si potrebbe utilizzare è l'eliminazione, oltretutto fonte di alti costi di manutenzione e ricettacolo di rifiuti, sostituita da una pavimentazione e la piantumazione di idonei alberi ombreggianti e non invasi, come già effettuato nel prolungamento del corso. Altresì, in alternativa, si propone di valutare l'opportunità di realizzare, all'interno di un piano più ampio, una pista ciclabile centrale, del tipo di quelle sperimentate ed apprezzate in altre città».

«Spesso - conclude De Laurentis - si parla di sicurezza stradale e delle spese per centinaia di migliaia di euro effettuate per questo fine. Come quelle per autovelox e t-red, giustificate da relazioni sulla pericolosità di alcune via extracittadine, quelle per la manutenzione dei pilomat e delle paline intelligenti, per i rinnovi di segnaletiche, per il rifacimento delle strisce pedonali anche in prossimità delle scuole, magari con provvedimenti d'urgenza e affidamento diretto a ditte di fiducia. Malgrado tanto impegno, la situazione è ancora in alto mare».