Trani t'incanta 2021, Cgil denuncia: «Nel bando prevista la partecipazione gratuita degli artisti»

Il sindacato punta il dito contro il Comune. «Sindaci e Assessori dicano chiaramente se sono dalla parte del lavoro vero o dello sfruttamento»

mercoledì 2 giugno 2021 11.12
Accuse pesanti quelle lanciate dal coordinatore provinciale della Slc, Cgil Bat Luigi Marzano che ha inviato una nota ai sindaci della Bat e al Presidente della Provincia a tutela dei lavoratori del mondo della cultura e dello spettacolo. Un settore quest'ultimo già fortemente in crisi a seguito della crisi pandemica e a cui sarebbero richieste prestazioni gratuite da parti di alcuni Comuni del territorio, tra cui Trani.

«Alcuni bandi pubblici - si legge nel documento - purtroppo già partiti nel nostro territorio, come il caso della città di Trani (Trani t'incanta 2021), prevedono la partecipazione gratuita degli artisti! Lavoratori che da oltre un anno e mezzo sono senza lavoro, a causa dell'emergenza Covid-19 e che sarebbe il caso invece, di riconoscere la loro prestazione professionale e le tutele previste per ogni lavoratore, prevedendo regolarità fiscale, assicurativa e contributiva nonché un giusto salario contrattuale come previsto dai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro del settore. Tanto è ancor più importante in questa fase pandemica per rilanciare il settore e la "programmazione di iniziative di carattere turistico e culturali finalizzate a sostenere l'economia e le produzioni locali" gravemente in crisi, anche in collaborazione con l'Osservatorio Regionale dello Spettacolo (previsto dalla L.R. n.6/2004) favorendo opportunità di "lavoro buono e di qualità" in ambito territoriale e locale anche favorendo l'accesso a Fondi e risorse previste a tal fine (Furs, Cultura Missione Comune 2021, misura M1C3 e M5C1 del Pnrr, risorse autonome e vincolate delle amministrazioni pubblica, ecc.) e garantendo diritti e tutele per i lavoratori del settore: lavoro, sicurezza e salute, regolarità fiscale contributiva delle amministrazioni pubbliche, lotta all'evasione e applicazione dei C.C.NN.LL, ecc)».

Ed infine: «Sarebbe utile puntare altresì su servizi e proposte di qualità, riconoscendo il lavoro dei professionisti dello spettacolo con i giusti compensi e le giuste tutele previste per norma e legge; non servono progetti ed attività culturali gratis che si scaricano sul rispetto delle regolarità fiscale e contributiva! Non serve puntare principalmente sullo spettacolo amatoriale e saltuario che crea concorrenza sleale e servizi di bassa qualità. Riproponendo quanto sostenuto dalla Slc e Cgil Puglia: "Sindaci e Assessori dicano chiaramente se sono dalla parte del lavoro vero o dello sfruttamento: non essendo più il momento delle discussioni ma delle responsabilità"!».