«Tribunali e palazzi, giochi che costano tanti soldi pubblici»

I Verdi sui cantieri della giustizia tranese

martedì 13 luglio 2010
«Le recenti polemiche estive sulla vicenda del trasferimento degli uffici giudiziari continuano a stimolare la nostra attenzione e soprattutto la nostra curiosità sul finale della stessa. In attesa di verificare l'evolversi degli eventi, ci piace ricordare una serie di fatti, che sono indiscutibili, nell'interesse di tutti i cittadini, i quali sapranno valutare le negligenze amministrative opera dell'attuale amministrazione:

I lavori di adeguamento di Palazzo Carcano, destinato a ospitare gli uffici giudiziari, sono rimasti fermi per oltre due anni con la conseguente condanna del Comune di Trani al pagamento della favolosa cifra di quasi 800mila euro in favore dell'impresa esecutrice degli stessi. Di chi è la responsabilità di tale scempio?

Le offerte pervenute dopo la richiesta di manifestazione di interesse da parte del Comune sono state ritenute inadeguate e anzi assolutamente spropositate per la loro enormità (660mila euro all'anno più Iva) considerato che avrebbero fatto raddoppiare, esclusi i lavori di adeguamento dell'immobile, il costo sostenuto dal Comune per l'edilizia giudiziaria a Trani. Perché, allora, si continua a insistere su questo fronte?

Nella nostra città non è stato realizzato in questi anni un solo parcheggio e anzi scandalosamente non si riesce a far partire quello di piazza XX Settembre che risolverebbe molti problemi per gli uffici giudiziari del Giudice del Lavoro e del Giudice di Pace. Inoltre è mancata la riconversione dell'area a ridosso dell'ex mattatoio che avrebbe potuto essere destinato a tele uso con parcheggiatori regolari e non abusivi e soldi freschi per le casse comunali. Chi consente ad oggi di lastricare di auto il piazzale della Cattedrale? Chi non è stato in grado per mesi e mesi di approvare il Piano urbano del traffico e dei parcheggi?

Molti interventi, e molto onerosi per le casse pubbliche, sono stati realizzati presso gli uffici giudiziari: si è vigilato sulla loro corretta esecuzione?

Infine, com'è stato possibile mettere in movimento una procedura amministrativa con tanto di richiesta di offerte che hanno giustamente stimolato gli interessi privati, senza predisporre uno studio di fattibilità per verificare le vere esigenze della gloriosa giustizia tranese? Per questo adesso è solo il caso che l'amministrazione comunale ponga rimedio ad anni di inerzia e si attivi nell'interesse delle istituzioni giudiziarie a cuore di tutti, evitando però di sprecare altro denaro pubblico (quanto costerebbe il solo trasferimento temporaneo di tutti gli uffici?).

Se proprio si vuole scherzare allora trasformiamo in alberghi a sette stelle gli immobili del centro storico cittadino, concedendoli in locazione alle multinazionali del settore in modo da incassare soldi liquidi, e non per finta come avviene per gli altri immobili di proprietà comunale, portando "fuori porta" tutte le istituzioni giudiziarie».

Michele di Gregorio e Francesco Laurora