Ulivi privati abbattuti, palme pubbliche in coma

Commenti e auspici per il verde in città

mercoledì 13 gennaio 2021 11.58
A cura di Lucia De Mari
C'è chi chiede, nella fattispecie l'assessore all'ambiente Raffaella Merra, un "atto di mecenatismo ambientale adottando, per esempio, uno spazio verde cittadino o facendosi promotore di una donazione di alberi da piantumare in spazi e luoghi pubblici da concordare".

C'è chi, come Legambiente, chiede un regolamento comunale che "nel tracciare un indispensabile percorso di lungo periodo potrebbe anche consentire di imporre per il verde privato obblighi di recupero e/o reimpianto senza dover elemosinare gesti di mecenatismo da parte di chi continua ad arricchirsi sfruttando risorse naturali".

C'è chi, come il Comitato Bene Comune, si indigna e si addolora per ciò che è accaduto, senza se e senza ma. Il verde dovrebbe essere sempre tutelato. Come sappiamo, quello "privato" è stato al centro delle cronache degli ultimi giorni.

Quello "pubblico" al centro di un intervento del consigliere comunale Antonio Loconte. Che nell'ultimo consiglio comunale, come racconta anche in un suo post sui social, era intervenuto "per sollevare la questione relativa al servizio di manutenzione del verde pubblico", prossimo alla scadenza. Loconte ha sottolineato "le inadempienze" di chi avrebbe dovuto curare il verde, contando tra l'altro ben 31 palme morte e situazioni disastrose sul lungomare. "Il Sindaco ha già provveduto a diffidare la ditta in questione e l'assessore competente sta facendo di tutto per richiamarla all'ordine".

E mentre 240 ulivi "privati" sono stati abbattuti senza colpo ferire in una zona che le previsioni urbanistiche avevano auspicato come turistica, nella perla dell'Adriatico il verde mostra le sue punte spuntate. Sono ammalorate e non danno frutti. Le abbattiamo?
abbattiamo alberi colonna
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