Un anno senza Mimì Di Palo: un pomeriggio di musica e poesia per ricordarlo insieme

Domenica 4 febbraio alle 18,30 nell'auditorium San Luigi a Trani

mercoledì 31 gennaio 2024 10.01
A cura di Stefania De Toma
Il sogno mi ha preso per mano
In un viale ombreggiato di pensieri
I miei passi sulla pudica ghiaia
Non hanno più suono
E mi vado lentamente consumando
In questo mio strano viaggio.


Saranno la poesia, la musica, l'eredità che ha lasciato in tanti alunni, amici, anche persone semplicemente sfiorate dalla sua cara esistenza perché in uno dei suoi incontri pubblici o hanno letto le sue opere, a ricordare il professor Mimì di Palo, a un anno dalla sua morte.

Una morte che non chiamiamo scomparsa, proprio come lui scriveva nelle sue poesie, nelle quali evocava i suoni della natura, la voce del mare, il fruscio del vento, il dondolare delle foglie, ma soprattutto la voce dei suoi versi come un impronta che non muore mai, come una voce che resta per sempre. Intellettuale, professore nel senso più nobile del termine - quello di maestro, di guida, di uomo sapiente che aveva l'ambizione di trasferire l'amore per la cultura ai suoi allievi e alla sua comunità. Per una coincidenza che potremmo chiamare di affinità elettive oltre i confini del tempo, Mimì Di Palo è morto nel 2023, anno nel quale si è celebrato prima il centenario della nascita e poi i settant'anni dalla morte di Rocco Scotellaro, poeta e politico lucano cui dedicò la tesi di laurea; e al quale ci piace associarlo per la stessa militanza instancabile per il sapere, per la potenza della cultura - quella che Scotellaro chiamava scolarizzazione in paesi arretrati e abitati dall' analfabetismo - come unica arma per il progresso e l'emancipazione. È bello oggi immaginarli insieme, un incontro di uomini dall'anima grande che hanno parlato attraverso una poesia dal fine nobile di accendere scintille nel cuore degli uomini e muoverli a forti e sani ideali ; che hanno usato la parola come strumento di battaglie politiche, entrambi uomini che hanno militato per un mondo migliore. E, come sarebbe piaciuto a lui, il ricordo avverrà al suono di un concerto per pianoforte eseguito da Nazif Chougar (nipote di Mimì) e dal maestro Giorgio Trione Bartoli, che eseguiranno brani di Liszt e Prokofiev, Bach e Granados; e delle sue poesie, declamate dall'attrice Maria Elena Germinario.

A ricordare e celebrare sarà non solo una presenza istituzionale del Comune di Trani con il sindaco Amedeo Bottaro, ma diverse associazioni culturali della città: la F.I.D.A.P.A., la Dante Alighieri, Obiettivo Trani, forme, e la Biblioteca comunale Giovanni Bovio. A condurre la serata sarà Nico Aurora, a presentarla Eduardo De Simola e a ricordarlo amici, colleghi e allievi: Grazia Distaso, Gaetano Bucci, Anna Santoliquido, Andrea Lovato e Rino Negrogno, del quale pubblichiamo un affettuoso e grato ricordo

Un anno fa ci lasciava il professore Mimì di Palo. Era nato a Trani il 4 maggio 1935. Professore ordinario di Italiano e Latino, aveva pubblicato diversi libri, e dopo aver insegnato per molti anni in varie scuole secondarie, dal 1976 al 2000 aveva insegnato al Liceo scientifico "Valdemaro Vecchi" di Trani, dove nel 1985 era stato il mio professore.
È a lui che devo il mio grande amore per la cultura, in particolar modo per la letteratura, il mio amore per la giustizia e per l'uguaglianza sociale. È anche grazie a lui se oggi sono un uomo così come mi conoscete. Non era un professore come tanti, e anche oggi, purtroppo, ve ne sono pochi come lui, era uno di quelli convinti che chiunque potesse raggiungere degli obiettivi e, soprattutto, era fermamente convinto che non si dovesse lasciare nessuno studente indietro, ma che si potesse e si dovesse aspettarlo, guidarlo prendendolo per mano, che fosse importante occuparsi anche di lui e non solo del primo della classe. Riusciva, con i suoi metodi e la sua umanità, a trasferire in ognuno di noi la stessa fame di cultura che lui aveva.
DI PALO