Unimpresa promuove i tirocini: "L'impresa si fa sociale"

Incontro a Palazzo di Città per il progetto di reinserimento lavorativo

martedì 25 novembre 2014 7.41
A cura di Luigi Lupo
«L'impresa si fa sociale, ma il legame tra mondo dell'imprenditoria e delle Istituzioni deve essere ricostruito e diventare più forte». Il presidente di Unimpresa Bat, Savino Montaruli, usa queste parole per descrivere il progetto dedicato a soggetti economicamente svantaggiati residenti a Trani. Si tratta di individuare e finanziare 38 tirocini di inserimento/reinserimento lavorativo: il comune di Trani impegna una cifra onnicomprensiva di 3000 euro per tutte quelle imprese con sede operativa a Trani, che intendono ospitare inoccupati ed il reinserimento di disoccupati, per un periodo di 6 mesi e per un massimo di 38 tirocini.

All'incontro odierno in Sala Giunta di Palazzo di città hanno partecipato, in rappresentanza delle imprese, i responsabili di Confartigianato, Confindustria, Confesercenti e Unimpresa Bat, unitamente alle rappresentanze istituzionali, con il vice-sindaco, del Centro per l'Impiego e delle Agenzie collegate al mondo del Lavoro operanti sul territorio. Una riunione proficua, che l'Assessore Uva ha opportunamente diretto, evitando che fosse il solito incontro "informativo" ma entrando nel merito del provvedimento e precisando che questo è l'inizio di un cammino più complesso ed articolato che si intende avviare anche con il mondo delle Imprese.

Per l'associazione di categoria, Unimpresa Bat, ha partecipato il presidente del sodalizio, Savino Montaruli, il quale ha espresso il suo pensiero durante e dopo l'incontro dicendo: «Questo è un provvedimento che deve rappresentare un segnale, un piccolo ma concreto segnale di ricongiungimento del mondo delle imprese con il mondo istituzionale, oltre che di sostegno reale, ancorché insufficiente ed incompleto, per i soggetti in difficoltà economiche. Il momento è difficile e la crisi non è mai stata solo di natura economica ma anche valoriale e sistemica, quindi è fondamentale che anche l'Impresa ritrovi e rafforzi il suo ruolo Sociale collaborando con l'Ente Pubblico il quale, a sua volta, non può e non deve continuare a pensare che il mondo delle Imprese possa essere distaccato e tenuto lontano e separato dall'andamento generale e quotidiano delle politiche amministrative e delle scelte che si operano anche sul piano politico, dando a questo concetto un altissimo valore aggiunto e non semplicemente speculativo come spesso accade e accaduto anche nel recente passato».

«Ringrazio personalmente l'Assessore Rosa Uva - prosegue Montaruli - per aver compreso le riflessioni che noi rappresentanti delle imprese abbiamo evidenziato nel corso della riunione, lo abbiamo fatto non per semplice e sterile spirito critico ma per costruire quel cambiamento tanto atteso anche dagli imprenditori tranesi, che si sentono spesso abbandonati al proprio destino, senza riferimenti, avendoli perduti nel corso degli anni e non solo per cause imputabili esclusivamente al mondo della politica, che pure ha le sue grandissime colpe».

Il leader sindacale ha poi concluso: «Le imprese di Trani sono certo che risponderanno positivamente al progetto del Comune di andare incontro alle fasce più deboli mediante questa forma di sostegno che, ricordiamolo, non prevede alcun contributo economico destinato ai bilanci aziendali ma l'erogazione finalizzata unicamente a sostegno del reddito del Lavoratore ospite. L'incontro di oggi, quindi, secondo noi ha un grande valore purché non sia fine a se stesso ma rappresenti seriamente l'inizio di un rinnovato e necessario cammino che veda insieme il Pubblico ed il privato in tutte le occasioni, anche quando si programmano investimenti importanti di denaro pubblico che spesso vedono il mondo dell'imprenditoria escluso da certi processi o considerato solo in funzione di certe appartenenze, così come è necessario ripensare ad un sistema di interventi a sostegno della redditività che non significa affatto erogazioni a pioggia, che comunque non possono più esserci anche a causa dei bilanci degli Enti Pubblici, ma la messa in moto di circuiti virtuosi anche a partire da una necessaria detassazione che sia reale e non strumentale e il caso Tassa Rifiuti, anche a Trani, insegna»