Università, gli studenti dicono no all’aumento vertiginoso delle tasse

Al Politecnico una manifestazione. Anche Trani si oppone

venerdì 1 ottobre 2010 16.22
A cura di Francesca Corraro
L'università prevede di aumentare, nei prossimi tre anni, le tasse dagli attuali 2,9 milioni di euro a 7,5 milioni di euro, con un incremento del 150%. Un di piano di rientro, approvato dal consiglio d'amministrazione lo scorso luglio, che consentirà al Politecnico di sopravvivere ai tagli della nuova legge 133 ed al disavanzo di 8 milioni di euro con cui ha chiuso nello scorso luglio.



Il progetto prevede riduzioni anche sulle spese per la pulizia e per la vigilanza, ma un aumento negli stipendi dei dirigenti (previsti dal contratto ministeriale). Gli studenti colpiti sono circa il 60% nell'anno corrente. Del 40% restante, almeno il 10% subirà l'aumento fin dal prossimo anno accademico.



Nella giornata di giovedì, nella sede del campus, circa 200 studenti si sono mobilitati con una manifestazione alla quale erano presenti anche un gruppo di studenti tranesi con striscioni e megafono per far sentire il proprio dissenso.

I manifestanti si sono rivolti al rettore, Nicola Costantino, che, nello scorso luglio assicurò che le tasche degli studenti non sarebbero state toccate. Il rettore ha ricevuto i rappresentanti degli studenti ai quali ha spiegato che, per l'anno accademico corrente, le tasse dovranno essere pagate con i rispettivi aumenti, mentre dal prossimo anno ci sarà una revisione.

Il caro tasse è ormai diventata una triste costante per le famiglie degli studenti. L'anno scorso si pagava 224 euro per la prima rata, due anni fa 190 euro, 3 anni fa 187 euro, 4 anni fa 183 euro, 5 anni fa 180 euro mentre 6 anni fa 178 euro. Quest'anno la cifra è arrivata a 346 euro. Mentre nei primi 5 anni c'è stato un lieve ma costante aumento, nell'ultimo anno l'aumento è stato di ben 122 euro.