V-day: Sabato e domenica Beppe Grillo per un "Parlamento pulito"

La raccolta firme anche a Trani, in piazza della Repubblica

venerdì 7 settembre 2007
L'8 settembre sarà il giorno del Vaffanculo day, o V-Day. Beppe Grillo, ideatore dell'evento che si svolgerà in tantissime piazze italiane, lo descrive come «una via di mezzo tra il D-Day dello sbarco in Normandia e V come Vendetta». L'iniziativa nasce «per ricordare che dal 1943 non è cambiato niente. Ieri il re in fuga e la Nazione allo sbando, oggi politici blindati nei palazzi immersi in problemi "culturali". Il V-Day sarà un giorno di informazione e di partecipazione popolare». Secondo il comico genovese «l'Italia è un paese non eletto da cittadini, simile più ad un istituto di pena che ad un luogo dove si dovrebbero decidere le sorti del paese», infatti il parlamento italiano ospita al suo interno una settantina di illustri individui giudicati in primo e in secondo grado, e 25 condannati in via definitiva.

E il v-day dovrebbe servire a cambiare questa situazione. In tantissime piazze italiane, Trani compresa, si potrà firmare per una legge di iniziativa popolare per un "Parlamento pulito", composta da tre punti salienti: Dopo i vari incontri degli amici di Beppe Grillo, che si organizzano e "moltiplicano" anche con un "meetup" virtuale, sul sito www.grilliditrani.it, anche Trani avrà il suo v-day: la raccolta firme si terrà sabato 8, dalle 17.00 e domenica 9 settembre dalle 9.00 alle 22.00, nella centralissima piazza della Repubblica. Fabio Tandoi, portavoce dei grilli tranesi ricorda le finalità del gruppo: «siamo nati con l'intento di sostenere le iniziative di Grillo, poiché ne condividiamo lo spirito e la visione delle cose, e con lo stesso approccio individuare i problemi irrisolti della nostra città segnalandoli alle amministrazioni competenti. Vogliamo essere un punto di riferimento per i cittadini e le loro istanze cui spesso le istituzioni non prestano la dovuta attenzione e raccogliere le proposte e i suggerimenti diretti a migliorare la qualità della vita nella città. Siamo scevri da connotazioni politiche ma non escludiamo la possibilità di collaborare con i partiti. Riteniamo, infatti, che i politici siano "dipendenti" dei cittadini cui devono render un servizio.»