Vandalizzate e danneggiate anche le nuove giostrine in Villa Comunale

La denuncia sulla sua pagina FB del vicesindaco Ferrante

domenica 7 maggio 2023 17.12
A cura di Stefania De Toma
Una beffa che l'ultima giostrina rotta in Villa avesse la forma di una barca a vela. Colpita e affondata.

Non si è capaci in Città di mantenere sani e funzionanti arredi urbani che si prova a ripristinare - lo stesso vicesindaco che oggi ha denunciato la rottura delle nuove giostrine, poche settimane fa ne aveva testimoniato la nuova installazione - perché presto o tardi fanno una brutta fine.

Crudo e severo il commento di Ferrante : "Questa è una delle giostrine nuove
A voi i commenti
Le telecamere, la sorveglianza.....la verità è che tra di noi ci sono bestie
Possibile nessuno abbia visto niente? ...non ci credo .Allora oltre le bestie ci sono i vigliacchi
Forse è meglio toglierle ..."

Certo , qualcuno nei duri commenti appoggia l'amara conclusione del vicesindaco suggerendo una spianata di prato: ma cosa cambierebbe? Finirebbe con l'essere sporcato e queste bande sempre più numerose di giovinastri che esprimono violenza nei modi più disparati farebbero in modo di rovinare anch'esso, rendendo una sconfitta di una comunità il lasciapassare per il diffondersi di questi fenomeni , che nel tempo da ormai qualche anno, sono sempre più preoccupanti.

Il vandalismo è dappertutto, certo . Ma sapere che forti azioni sociali in periferia degradate come quelle dell'interland napoletano hanno sortito risultati incoraggianti richiede una riflessione sulle politiche giovanili che è sempre più urgente cercare di immaginare e attuare per la Città.

"Come spiegherò al mio nipotino di 3 anni che non può salire sulla giostra oggi, quella su cui ieri rideva felice?", commenta un cittadino sotto il triste post del vicesindaco. Difficile farlo, certo. I lupi cattivi delle favole possono essere un buon metodo. Uno migliore è cautelare la nostra gioventù perché nel tempo, per noia, per mancanza di stimoli, di educazione civica, forse di educazione etica - ma quanto è difficile! - in lupi cattivi non si trasformino crescendo.