Via Andria, arriva l’antenna per la telefonia. Ma non era prevista

Il comitato di quartiere contesta il nuovo impianto

sabato 15 maggio 2010
Ci si aspettava di vedere risolte le tante problematiche del quartiere, come il rifacimento del manto stradale di via Andria e via Capozzi, la realizzazione di strisce pedonali in via Papa Giovanni, quello del sottovia ferroviario su via Andria, la situazione drammatica della zona artigianale ed industriale con buche grandi come voragini, la cronica mancanza di verde e spazi pubblici attrezzati. E, invece, ecco che l'amministrazione comunale regala al quartiere di via Andria un'antenna per la telefonia mobile.

L'ufficio tecnico comunale, in data 13 marzo 2009, ha rilasciato alle società Alcatel, Vodafone ed Ericsson il permesso di installare un'antenna per telefonia mobile su un terreno comunale in via Finanzieri, all'interno dell'area dell'isola ecologica. E puntualmente ecco spuntare, come un fungo in autunno, la nuova struttura di circa 30 metri. «L'area dell'isola ecologica – dice Mauro De Cillis, presidente del comitato di quartiere - non è ricompresa nel piano di installazione comunale approvato dall'amministrazione Tarantini con delibera del 25 maggio 2005, poiché la planimetria allegata riporta la possibilità di installare l'antenna per la telefonia mobile nell'area del depuratore che appartiene ad una particella diversa da quella dell'isola ecologica. I cittadini tranesi sono sicuramente preoccupati per il continuo proliferare di queste antenne, tra l'altro senza che l'amministrazione comunale abbia mai proceduto a un puntuale monitoraggio delle emissioni di onde elettromagnetiche. Si tenga presente che la caratteristica dei campi magnetici in prossimità delle sorgenti è quella di variare al variare della frequenza di emissione, così come variano i meccanismi di interazione di tali campi con i tessuti biologici, con possibili conseguenze dannose per la salute di chi è esposto a detti campi».

«Noi non vogliamo creare allarmismi, né fare polemiche fini a se stesse – aggiunge Nunzio Tarantini del comitato – ma sia chiaro che il comitato di quartiere di via Andria, oltre a contestare l'esatta ubicazione dell'antenna, esige dall'amministrazione comunale la comunicazione degli esiti del monitoraggio delle emissioni di onde elettromagnetiche su tutto il territorio di Trani, al fine di chiarire se i limiti di esposizione siano compatibili con quelli vigenti per legge e quindi scongiurare i possibili rischi connessi all'esposizione alle onde elettromagnetiche, nel pieno rispetto dell'art. 9 del regolamento comunale sulle antenne deliberato in data 30 marzo 2004».