Villa svaligiata in contrada Carrara Troiana: danni per migliaia di euro
I malviventi hanno divelto la recinzione e forzato con un piccone la grata di ferro dell'ingresso
mercoledì 5 luglio 2023
12.48
Quando ti derubano ti vengono sottratti non solo oggetti che hanno fatto parte della tua vita e che oltretutto hanno un valore economico: e dunque non portano via solo ricordi, pezzi di vita, ma anche, come è avvenuto per il furto in Villa Aquila della famiglia Fatone tra lunedì e martedì, è significato spezzare le ali a un bel progetto, a un' idea che domenica aveva preso i suoi primi passi in una sorta di puntata pilota per una nuova attività della famiglia, titolare della storica attività della città (già "Casa del Formaggio"), oggi Gastronomia Fatone. L'interno della villettà è stato devastato, messo a soqquadro, i delinquenti hanno portato via tutto quello che sono riusciti, finanche le casse della birra e il pacco della carta igienica.
L'ipotesi è che i malviventi siano andati a colpo sicuro poichè sul profilo instagram dell'attività e su quelli personali della famiglia, ritaggati da diversi amici, era apparso il filmato dell'allestimento nella villa offerto a amici e familiari per simulare l'avvio di un progetto nuovo, capace di unire alla storicità della pietra - la villa è affacciata su una delle cave della città - il fascino della campagna insieme a degustazioni di eccellenze enogastronomiche non solo locali ma anche nazionali, in linea con la storia e la stessa fondazione di Trani, da sempre punto di convergenza di commerci e merci tra oriente e occidente. Tutti gli allestimenti, dagli ombrelloni, allo stereo, al mixer, alle casse, oltre a attrezzi da lavoro, sono stati tranquillamente portati via, anzi, velocemente, quasi immaginando che di lì a poco tutto sarebbe stato messo in sicurezza. "Di feste con queste attrezzature ne ho fatte, tante e sempre postate sui social", afferma Pako Fatone, figlio del signor Vito: "Non voglio pensare che sia stata un'azione mirata a scoraggiare il nostro progetto, perchè davvero siamo convinti che possa essere una carta vincente in più per destagionalizzare il turismo a Trani e ovviamente dare un nuovo impulso alla attività dei miei genitori, proiettarla fuori dalla bottega con nuove idee. Ma troppe coincidenze ci fanno pensare a questo".
"Si sono portati via anche anche le taniche di benzina insieme ai tosaerba, ai decespugliatori e a un antica pompa che faceva parte della famiglia da generazioni": così il cognato di Vito, che con profonda tristezza ci apre il gabbiotto degli attrezzi violato come fosse stato violentato l'amore e la cura di quell'oliveto, degli alberi da frutto, delle piante ornamentali. Da quel gabbiotto, come nella casa, manca davvero tutto.
Sul posto ieri è intervenuta una pattuglia della Polizia locale che ha fatto i rilievi del caso e un inventario dei beni sottratti; che, man mano che passano le ore, si rivela sempre più lungo e oneroso.
"Non ci vogliamo fermare", conclude Pako con gli occhi lucidi: "Riusciremo a realizzare il nostro progetto nonostante gli ostacoli. Questo è pesante, tra danni strutturali e alla cose. Ma ce la faremo". Una tenacia che ha l'aspetto di una aquila con le ali spiegate, sul tetto della villa, donata alla famiglia da amici che vi furono ospitati dopo che la loro casa fu distrutta con il devastante terremoto a L'Aquila, un simbolo vero di determinazione a ricominciare.
L'ipotesi è che i malviventi siano andati a colpo sicuro poichè sul profilo instagram dell'attività e su quelli personali della famiglia, ritaggati da diversi amici, era apparso il filmato dell'allestimento nella villa offerto a amici e familiari per simulare l'avvio di un progetto nuovo, capace di unire alla storicità della pietra - la villa è affacciata su una delle cave della città - il fascino della campagna insieme a degustazioni di eccellenze enogastronomiche non solo locali ma anche nazionali, in linea con la storia e la stessa fondazione di Trani, da sempre punto di convergenza di commerci e merci tra oriente e occidente. Tutti gli allestimenti, dagli ombrelloni, allo stereo, al mixer, alle casse, oltre a attrezzi da lavoro, sono stati tranquillamente portati via, anzi, velocemente, quasi immaginando che di lì a poco tutto sarebbe stato messo in sicurezza. "Di feste con queste attrezzature ne ho fatte, tante e sempre postate sui social", afferma Pako Fatone, figlio del signor Vito: "Non voglio pensare che sia stata un'azione mirata a scoraggiare il nostro progetto, perchè davvero siamo convinti che possa essere una carta vincente in più per destagionalizzare il turismo a Trani e ovviamente dare un nuovo impulso alla attività dei miei genitori, proiettarla fuori dalla bottega con nuove idee. Ma troppe coincidenze ci fanno pensare a questo".
"Si sono portati via anche anche le taniche di benzina insieme ai tosaerba, ai decespugliatori e a un antica pompa che faceva parte della famiglia da generazioni": così il cognato di Vito, che con profonda tristezza ci apre il gabbiotto degli attrezzi violato come fosse stato violentato l'amore e la cura di quell'oliveto, degli alberi da frutto, delle piante ornamentali. Da quel gabbiotto, come nella casa, manca davvero tutto.
Sul posto ieri è intervenuta una pattuglia della Polizia locale che ha fatto i rilievi del caso e un inventario dei beni sottratti; che, man mano che passano le ore, si rivela sempre più lungo e oneroso.
"Non ci vogliamo fermare", conclude Pako con gli occhi lucidi: "Riusciremo a realizzare il nostro progetto nonostante gli ostacoli. Questo è pesante, tra danni strutturali e alla cose. Ma ce la faremo". Una tenacia che ha l'aspetto di una aquila con le ali spiegate, sul tetto della villa, donata alla famiglia da amici che vi furono ospitati dopo che la loro casa fu distrutta con il devastante terremoto a L'Aquila, un simbolo vero di determinazione a ricominciare.