«Voglio sapere dove sono i miei figli e rivederli»

L'appello di Domenico, 32enne tranese padre di tre bambini

giovedì 2 aprile 2015 12.06
A cura di Antonio Quinto
«Chiedo solo di sapere dove sono i miei figli e di poterli rivedere». È l'appello di Domenico, 32enne tranese, padre di tre bambini di cui racconta di non avere più notizie da domenica 22 marzo.

Nessun mistero, nessun rapimento, tutto è accaduto dopo aver avuto un'animata discussione con la sua compagna e aver visto portar via lei e i suoi figli dalla Polizia, solo che da quel giorno l'uomo non riesce proprio a darsi pace, non riesce ancora a darsi una spiegazione di quanto accaduto. Domenico, nel raccontarci come sono andate le cose, la sua versione naturalmente, non ci nasconde che oltre alle offese, durante la discussione, è "volato" anche qualche schiaffo. «Non voglio credere, però, che uno schiaffo possa rappresentare un'aggressione – ha detto il giovane padre tranese -, non riesco a pensare che sia questo il motivo per il quale non riesco più a vedere i miei figli».

È necessario tuttavia fare un passo indietro, raccontare come sia nata questa storia. Domenico conviveva con la sua compagna e con lei ha avuto tre figli. «Fino a circa due mesi fa – dice – non c'erano mai stati grossi problemi». Un giorno però, si accorge di un cambiamento negli atteggiamenti da parte della donna: nasce il sospetto di una relazione extraconiugale (seppur di fatto tra i due un matrimonio non ci sia mai stato). Viene meno anche il rapporto di fiducia, finché Domenico, il 18 marzo, decide di non tornare più a casa sua a dormire per evitare di avere discussioni con la compagna. Non cambia nulla, invece, nel rapporto con i figli: continua ad andare a prenderli per accompagnarli a scuola e trascorre del tempo con loro, come aveva sempre fatto.

Quella domenica però la situazione precipita, al suo rientro a casa è inevitabile la discussione tra i due. Lui va via e lei richiede l'intervento delle forze dell'ordine. In pochi istanti una volante è sul posto, la donna e i tre bambini vengono portati via, per essere messi al sicuro. «Mi hanno solo detto di stare calmo in quel momento – racconta Domenico riferendosi alla risposta degli angenti a cui chiedeva spiegazioni -. Solo il giorno dopo, con una telefonata sono stato avvisato che la mia compagna era stata portata in una struttura protetta a causa di presunti maltrattamenti». Lui si è affidato all'avvocato Tiziana Brunetti per essere difeso.

Contattato il commissariato di Polizia di Stato, non hanno potuto, per ovvi motivi di riservatezza e privacy, darci una risposta. Naturalmente questa versione dei fatti è quella fornita da Domenico, così come vien fuori da una denuncia che lui stesso ha presentato alla Procura della Repubblica. Se il giovane tranese, padre di tre bambini, abbia ragione o meno non spetta a noi deciderlo ma il suo appello non poteva rimanere inascoltato.