Fortis Trani, mesta resa dopo 14 anni

La travagliata storia della società fra alti e bassi

venerdì 9 agosto 2013 11.27
La Fortis Trani nasce nel 1999. A fondare la nuova società, un gruppo di nove imprenditori spinti nell'avventura da Nicola Di Leo, ex portiere del Trani con trascorsi in serie A. Per evitare di ripartire da zero, il gruppo, a giugno del 1999, riesce a rilevare (investendo poco più di 100 milioni di lire) il titolo sportivo di Promozione messo in vendita da una società barlettana, la Libertas. Il gruppo dei nove imprenditori indica in 5 anni l'arco di tempo per riportare la squadra ai vecchi fasti. Il sogno ne dura appena tre e si frantuma nonostante due promozioni ed un buon campionato di serie D nel 2002/2003. I nove imprenditori entrano in rotta di collisione ed escono dall'organigramma societario alla spicciolata. Al comando resta solo il presidente Francesco Simone, imprenditore barese. In due stagioni il Trani ritorna da dove era ripartito, in Promozione pugliese.

Nel gennaio del 2008, Francesco Simone passa il testimone all'ex presidente della Polisportiva Trani, Paolo Abruzzese. Quello di Abruzzese è un ritorno a sorpresa nel mondo del calcio. Il suo obiettivo è di riprendere un discorso interrotto molti anni prima e di riportare in alto la squadra. Il primo passo è convincente: la squadra torna subito in Eccellenza ma poi esplodono una serie di problemi legati in particolare alla gestione dello stadio Comunale. Abruzzese decide di cedere le quote a Tommaso Carbone che a sua volta favorisce l'ingresso alla guida della società di Ninì Flora: è il 2009 e l'ex patron del Barletta conquista una delle più emozionanti promozioni della storia del calcio locale, dopo una stagione interminabile. La Fortis torna in serie D ma Flora, che aveva chiesto un deciso sostegno dell'amministrazione comunale, dopo aver allestito una squadra da vertice, smobilita a dicembre. Via tutti, tranne Pettinicchio, l'allenatore. La società viene presa agonizzante da Alberto Altieri. Fra mille difficoltà, all'ultima giornata riesce a salvare la categoria. Altieri però non può più andare avanti. Torna sul ponte di comando Abruzzese ma le due stagioni successive non regalano soddisfazioni, anzi la seconda coincide con la retrocessione in Eccellenza dopo che era cominciata con ambizioni di vertice e l'ennesima rivoluzione dicembrina.

Il resto è storia recente.