Il tranese Giorgio Cosentino ancora medaglia d’oro del Campionato Italiano di Polo con la VAS-Pier.Gio

Al Roma Polo club una finale combattutissima

lunedì 5 ottobre 2020 11.59
A cura di Stefania De Toma
Una giornata splendida che sembrava dover essere turbata dal cattivo tempo. "Ma tutto è andato per il meglio - ha dichiarato Giorgio Cosentino, capitano della squadra - abbiamo giocato bene e ho avuto la fortuna di trovare compagni di squadra favolosi, una squadra giovane fatta eccezione per me" (l'imprenditore tranese con la passione per l'equitazione ha infatti invidiabilissimi sessantaquattro anni!). "Il campo ha tenuto benissimo e i cavalli di Villa Sesta hanno davvero dato il meglio di sé".

La squadra di cui Cosentino è capitano, la VAS-Pier-Gio del Villa a Sesta Polo Club (un impianto modello nella campagna di Arezzo), composta da composto da Eduardo Menedez Junior, Ignacio Brunetti e Tomas Astelarra, ha avuto la meglio sul polo team Battistoni-Castelluccia.

E' stata, come previsto, una partita molto combattuta chiusa con un goal di differenza (8 a 7), gara dai ritmi concitati e appassionante per il pubblico, pur limitato dalle norme anti covid. È particolarmente fiero della riconferma per via di un campionato molto più partecipato, con quasi il doppio delle squadre in competizione rispetto al 2019 e con un livello molto alto del valore degli atleti e dei cavalli. un campionato che ha anche rischiato di saltare per via della pandemia da coronavirus, essendo il polo sport di squadra e di contatto, ma che invece è riuscito a ripartire a giugno con entusiasmo sui campi di tutta Italia.

La possibilità di vincere è nata da uno spirito di squadra straordinaria che il capitano Cosentino si dice fiero di essere riuscito a creare nei suoi ragazzi. Ne vanta - da vero capitano - educazione e complicità, in intese di gruppo che esaltano le doti atletiche e di professionisti di questa disciplina che unisce un doppio allenamento: quello di saper andare a cavallo e del colpire la palla e mandarla a segno con i passaggi ai compagni, con la necessità di una concentrazione unica su due fronti. Un orgoglio tranese di adozione (Cosentino è di origine barlettana ma vive a Trani) per uno sport che vanta una storia millenaria e che sarebbe bello - per disciplina dei giocatori e rispetto dei cavalli- si diffondesse anche dalle nostre parti.