L’agonia della Vigor ha i giorni contati
Novità positive in settimana o rinunce fino alla radiazione
lunedì 17 ottobre 2016
Lo scontato esito di uno dei derby più dimessi della lunga storia che contraddistingue Molfetta e Trani non desta alcuno scalpore ma pone ugualmente riflessioni sullo stato comatoso del calcio cittadino che sta attraversando un periodo nerissimo con ben pochi paragoni nella novantennale storia biancazzurra.
I ragazzini guidati da Michele Scandamarro si oppongono egregiamente ai biancorossi in particolar modo nel corso della prima frazione di gioco: i padroni di casa sbloccano il punteggio grazie ad una carambola che vede per protagonista il tranese Cepele per poi raddoppiare e triplicare rispettivamente con Gissi e l'ex Fortis Stefanini. Nella ripresa i giovani ospiti accusano il prevedibile calo fisico che contribuisce ad accentuare il divario tecnico per cui il Molfetta ne approfitta per rimpinguare il bottino con le ulteriori realizzazioni di Ferrante, Amoruso e Stefanini che determinano l'8-0 conclusivo. Balza all'occhio come alcune compagini, affrontando un Trani in queste condizioni, puntino a migliorare la propria differenza reti ignorando l'inconsistenza dell'avversario.
Per la quinta settimana consecutiva la Vigor è scesa in campo con una formazione rabberciata che fa storcere il naso all'intera tifoseria, stanca di essere mortificata da risultati umilianti che rimarranno negli almanacchi a meno di un ritiro dal campionato nel girone di andata. L'attuale complicata situazione, tra l'altro, è anche oggetto di dibattito nei salotti televisivi locali dai quali emerge sgomento per l'offesa che si sta arrecando alla città di Trani nonché al glorioso passato calcistico.
Al momento non si intravedono spiragli positivi e l'incontro di qualche giorno fa tra il sindaco Bottaro ed il presidente della Federazione pugliese Vito Tisci ha avuto solamente l'effetto di prolungare l'agonia. Si attendono ipotetiche novità per i primi giorni di questa settimana: se l'esito fosse negativo è più che probabile che da domenica prossima - impegno interno, forse al Comunale, al cospetto dell'Unione Bisceglie dell'ex Zinfollino reduce da 3 ko consecutivi - si verifichi la prima rinuncia a scendere in campo che comporterebbe la radiazione dai ranghi federali in occasione della quarta gara disertata.
I ragazzini guidati da Michele Scandamarro si oppongono egregiamente ai biancorossi in particolar modo nel corso della prima frazione di gioco: i padroni di casa sbloccano il punteggio grazie ad una carambola che vede per protagonista il tranese Cepele per poi raddoppiare e triplicare rispettivamente con Gissi e l'ex Fortis Stefanini. Nella ripresa i giovani ospiti accusano il prevedibile calo fisico che contribuisce ad accentuare il divario tecnico per cui il Molfetta ne approfitta per rimpinguare il bottino con le ulteriori realizzazioni di Ferrante, Amoruso e Stefanini che determinano l'8-0 conclusivo. Balza all'occhio come alcune compagini, affrontando un Trani in queste condizioni, puntino a migliorare la propria differenza reti ignorando l'inconsistenza dell'avversario.
Per la quinta settimana consecutiva la Vigor è scesa in campo con una formazione rabberciata che fa storcere il naso all'intera tifoseria, stanca di essere mortificata da risultati umilianti che rimarranno negli almanacchi a meno di un ritiro dal campionato nel girone di andata. L'attuale complicata situazione, tra l'altro, è anche oggetto di dibattito nei salotti televisivi locali dai quali emerge sgomento per l'offesa che si sta arrecando alla città di Trani nonché al glorioso passato calcistico.
Al momento non si intravedono spiragli positivi e l'incontro di qualche giorno fa tra il sindaco Bottaro ed il presidente della Federazione pugliese Vito Tisci ha avuto solamente l'effetto di prolungare l'agonia. Si attendono ipotetiche novità per i primi giorni di questa settimana: se l'esito fosse negativo è più che probabile che da domenica prossima - impegno interno, forse al Comunale, al cospetto dell'Unione Bisceglie dell'ex Zinfollino reduce da 3 ko consecutivi - si verifichi la prima rinuncia a scendere in campo che comporterebbe la radiazione dai ranghi federali in occasione della quarta gara disertata.