Vigor, Ippedico: «Bisogna crescere gradualmente, ben vengano altri imprenditori»

A Locorotondo blackout generale, ma programmi finora rispettati

lunedì 19 ottobre 2015 20.59
A cura di Marco Cantatore
Ospite della trasmissione sportiva di Telesveva "Eccellenza di Puglia", il main sponsor della Vigor Trani, Vito Ippedico, ha avuto modo di delineare il quadro della situazione soffermandosi su alcuni aspetti fondamentali. Il patron ha analizzato la pesante sconfitta maturata a Locorotondo.

«C'è stato - ha detto - indubbiamente un blackout generale ma, ad onor del vero, anche l'arbitro ha inciso poiché il rigore concesso dopo un minuto è stato fin troppo generoso. Non abbiamo disputato un match da incorniciare, tuttavia episodi di tal genere compromettono una gara fin dal principio. Non bisogna comunque dimenticare che di fronte c'era un avversario di spessore che possiede molte pedine di valore».

In merito alla stagione in corso, Ippedico si dimostra fiducioso. «Assegno un voto più che sufficiente visto il ritardo con cui siamo partiti», ha proseguito. «I calciatori sono quasi tutti nuovi, abbiamo incontrato tante difficoltà per la struttura e per un terreno pessimo che ha causato numerosi acciacchi. Dopo sei giornate non c'è stata ancora la possibilità di giocare con la formazione decisa inizialmente: per un motivo o un altro, infatti, si sono sempre registrate assenze».

«È comprensibile che la piazza possa essere esigente in seguito alle profonde delusioni patite nel corso degli anni - ha proseguito - ma tenete presente che mi hanno chiamato per salvare il Trani quando mancavano solamente tre giorni alla scadenza dei termini. Abbiamo provveduto all'iscrizione allestendo la squadra e dichiarando sempre di voler raggiungere la salvezza, trattandosi del primo anno al timone del club. Il clima di agitazione che si respira intorno a noi è eccessivo: i programmi per il momento sono rispettati, abbiamo bisogno di tempo e tranquillità per centrare l'obiettivo stagionale».

Ippedico ribadisce la totale trasparenza nei confronti dell'ambiente calcistico biancazzurro. «C'è stato - ha riferito - solo un malinteso dopo la vittoria contro il Mesagne, prontamente chiarito. Non ho mai illuso i tifosi perché li rispetto nella stessa misura in cui desidero che loro rispettino la società. Siamo arrivati a Trani perché amiamo questa realtà però, se dovessero giungere proposte da parte di imprenditori e soggetti interessati all'acquisizione, noi cederemmo il pacchetto azionario a costo zero. Al momento non è pervenuta alcuna richiesta; il titolo rimane a Trani in qualunque caso. La settimana scorsa ci siamo inoltre confrontati con la vecchia dirigenza senza alcun problema perché Roberto Pellegrini è una persona che gode della mia immensa stima».

«Nel calcio come nella vita - ha rimarcato - non gioco mai per il secondo posto, tuttavia esistono situazioni da analizzare con realismo e lucidità: è necessario crescere gradualmente, allargare la base societaria ed attuare una programmazione oculata. L'Altamura, ad esempio, ha un organico strepitoso ma pecca di quell'organizzazione societaria che invece è un caposaldo dell'Unione Bisceglie e soprattutto del Gravina: nella città murgiana raggiunge livelli da calcio professionistico».

Per quanto concerne il malmesso terreno del Comunale, Ippedico ha affermato che «per il manto erboso ci siamo accollati un debito della vecchia società e del Comune. Ma, qualora non dovessero sistemare gli impianti di irrigazione, non potremmo procedere alla semina. Sono stati già allertati gli uffici competenti. Nel frattempo - ha concluso - ci alleneremo a Ruvo».