Vigor Trani, che occasione sprecata
Ippedico: «Tutta colpa della sfortuna e degli infortuni»
lunedì 28 settembre 2015
7.17
L'appuntamento con la prima vittoria interna stagionale è nuovamente rimandato: il Trani non riesce a superare l'Otranto al termine di una prestazione non molto brillante che consente ai ragazzi di Zinfollino di raccogliere un punto che non soddisfa certamente la tifoseria biancazzurra. Il primo brivido è procurato da Partipilo che, dopo un ottimo scambio con Favia, lascia partire un tiro insidioso che per poco non sorprende l'estremo salentino: la sfera sorvola la traversa di qualche centimetro. Gli ospiti reagiscono con Sindaco, autore prima di una conclusione dalla distanza parata da Musacco e poi di una bella rovesciata che il portiere blocca in due tempi. Una punizione a lato di Selvaggi (presente il padre, Franco) prelude al vantaggio dei padroni di casa, maturato al 37': Citto (che durante la gara risulterà essere il migliore dei suoi giganteggiando in difesa) sgambetta in area lo sgusciante Cesareo; dal dischetto lo stesso attaccante trafigge Caroppo mandando le squadre al riposo sull'1-0.
Nell'intervallo c'è spazio per la presentazione delle calciatrici dell'Apulia Trani - in tribuna per incitare i colleghi dell'altro sesso - ormai prossime a disputare il campionato di serie B per la seconda annata consecutiva. La ripresa è inaugurata dall'inaspettato pareggio idruntino (9') siglato da Mariano che risolve una furibonda mischia creatasi in area ed in occasione della quale la retroguardia tranese palesa più di qualche responsabilità. La contesa vive fasi di stanca che non lasciano presagire altre variazioni: infatti prima del triplice fischio conclusivo si registrano solamente un tentativo a lato di Cesareo su azione d'angolo ed un'azione potenzialmente pericolosa dello stesso centravanti che in velocità supera un difensore ma non imprime al pallone la potenza necessaria per gonfiare la rete.
A fine gara gli ultras reclamano maggiore vivacità dai propri calciatori mentre una problematica ormai indifferibile tiene banco fra altri sostenitori e riguarda ciò che si verifica in tribuna a causa della presenza di soggetti riconducibili alle tifoserie di volta in volta ospitate. Gli atteggiamenti di costoro, spesso dediti ad esultanze smodate che rischiano di far degenerare la situazione, stanno spazientendo gli abituali frequentatori del settore che ne chiedono a gran voce il trasferimento nell'apposita curva (o quantomeno nella parte inferiore della stessa tribuna) per evitare di dover vivere in futuro altri momenti di tensione.
Le assenze di pedine essenziali quali Fumai e Caldarola (inoltre altri elementi erano a mezzo servizio) si sono evidenziate oltremisura, come confermato negli spogliatoi anche dal main sponsor Vito Ippedico che intravede comunque margini di crescita: «Ritengo che la sfortuna e l'infermeria piena impediscano di esprimerci al meglio delle nostre possibilità. Non è un alibi ma non abbiamo mai avuto finora il centrocampo al completo; non ci sono reparti scoperti ma non c'è stato modo di ammirare la squadra ideata da noi e che ha iniziato la stagione in ritardo. Vedo tuttavia dei miglioramenti fisici, nel complesso stiamo carburando e ci auguriamo di sfatare il tabù interno al più presto perché è fondamentale raggranellare punti tra le mura amiche. I risultati odierni dimostrano come sia un torneo in cui ogni compagine è difficile da affrontare».
Il quarto turno promuove in vetta Gravina e Casarano a quota 9, tallonate dal trio composto da Vieste, Mola (importante successo ai danni del Molfetta) ed Otranto (7). L'Altamura risorge in pieno recupero facendo sprofondare l'Unione Bisceglie al penultimo posto mentre il Novoli firma un inatteso colpaccio espugnando per 2-0 il terreno dell'Hellas Taranto. Il Trani (con il match di Novoli da recuperare) è appaiato a quota 5 con Barletta e Sudest che si annullano nello scontro diretto.
Domenica prossima la Vigor sarà alle prese con la delicata trasferta di Molfetta (in settimana giungeranno notizie in merito all'eventuale autorizzazione per i tifosi tranesi) preceduta dal ritorno di Coppa Italia al "Ventura" contro l'Unione Bisceglie.
Nell'intervallo c'è spazio per la presentazione delle calciatrici dell'Apulia Trani - in tribuna per incitare i colleghi dell'altro sesso - ormai prossime a disputare il campionato di serie B per la seconda annata consecutiva. La ripresa è inaugurata dall'inaspettato pareggio idruntino (9') siglato da Mariano che risolve una furibonda mischia creatasi in area ed in occasione della quale la retroguardia tranese palesa più di qualche responsabilità. La contesa vive fasi di stanca che non lasciano presagire altre variazioni: infatti prima del triplice fischio conclusivo si registrano solamente un tentativo a lato di Cesareo su azione d'angolo ed un'azione potenzialmente pericolosa dello stesso centravanti che in velocità supera un difensore ma non imprime al pallone la potenza necessaria per gonfiare la rete.
A fine gara gli ultras reclamano maggiore vivacità dai propri calciatori mentre una problematica ormai indifferibile tiene banco fra altri sostenitori e riguarda ciò che si verifica in tribuna a causa della presenza di soggetti riconducibili alle tifoserie di volta in volta ospitate. Gli atteggiamenti di costoro, spesso dediti ad esultanze smodate che rischiano di far degenerare la situazione, stanno spazientendo gli abituali frequentatori del settore che ne chiedono a gran voce il trasferimento nell'apposita curva (o quantomeno nella parte inferiore della stessa tribuna) per evitare di dover vivere in futuro altri momenti di tensione.
Le assenze di pedine essenziali quali Fumai e Caldarola (inoltre altri elementi erano a mezzo servizio) si sono evidenziate oltremisura, come confermato negli spogliatoi anche dal main sponsor Vito Ippedico che intravede comunque margini di crescita: «Ritengo che la sfortuna e l'infermeria piena impediscano di esprimerci al meglio delle nostre possibilità. Non è un alibi ma non abbiamo mai avuto finora il centrocampo al completo; non ci sono reparti scoperti ma non c'è stato modo di ammirare la squadra ideata da noi e che ha iniziato la stagione in ritardo. Vedo tuttavia dei miglioramenti fisici, nel complesso stiamo carburando e ci auguriamo di sfatare il tabù interno al più presto perché è fondamentale raggranellare punti tra le mura amiche. I risultati odierni dimostrano come sia un torneo in cui ogni compagine è difficile da affrontare».
Il quarto turno promuove in vetta Gravina e Casarano a quota 9, tallonate dal trio composto da Vieste, Mola (importante successo ai danni del Molfetta) ed Otranto (7). L'Altamura risorge in pieno recupero facendo sprofondare l'Unione Bisceglie al penultimo posto mentre il Novoli firma un inatteso colpaccio espugnando per 2-0 il terreno dell'Hellas Taranto. Il Trani (con il match di Novoli da recuperare) è appaiato a quota 5 con Barletta e Sudest che si annullano nello scontro diretto.
Domenica prossima la Vigor sarà alle prese con la delicata trasferta di Molfetta (in settimana giungeranno notizie in merito all'eventuale autorizzazione per i tifosi tranesi) preceduta dal ritorno di Coppa Italia al "Ventura" contro l'Unione Bisceglie.