Eventi e cultura

Valdemaro Vecchi: da sabato una mostra commemorativa

Sino al 5 Marzo a Palazzo Palmieri

L'assessorato alla Cultura del Comune di Trani, in collaborazione con le associazioni Traninostra e Trani Tradizioni organizzano le celebrazioni per il centenario della morte di Valdemaro Vecchi, tipografo, editore e pubblicista, morto a Trani l'8 febbraio del 1906. Sabato 4 febbraio, alle ore 18, presso le sale inferiori di palazzo Palmieri, verrà inaugurata la mostra dal titolo "Valdemaro Vecchi: Tipografo-Editore-Pubblicista".

La mostra rimarrà aperta fino al 5 marzo, osservando i seguenti orari: venerdì e sabato dalle 17.30 alle 20.30, la domenica dalle ore 10.30 alle 13 e dalle 17.30 alle 20.30. Nell'arco del mese, l'amministrazione e le due associazioni hanno organizzato altri momenti commemorativi. Mercoledì 8 febbraio alle ore 12 ci sarà la deposizione della corona d'alloro presso la lapide posta presso l'antica sede della Tipografia Valdemaro Vecchi, in via Cavour, nel Palazzo Sarri-Nigretti alla presenza delle autorità locali. Giovedì 9 febbraio alle ore 9.30 presso l'auditorium del liceo scientifico a lui intitolato, si svolgerà una conferenza sul tema "Valdemaro Vecchi crocevia della cultura meridionale" con gli interventi di Cosima Damiana De Gennaro (dirigente scolastico del liceo scientifico Vecchi), di Nicola Quinto (assessore alla Cultura del Comune di Trani e promotore delle iniziative), Domenico Di Palo (scrittore) e di Silvio Suppa (direttore del Dipartimento di scienze storiche e sociali dell'Università di Bari).

Venerdì 24 febbraio alle ore 18 nella sala consiliare di palazzo Palmieri, si terrà un incontro dibattito sul tema "Valdemaro Vecchi e l'arte tipografica". Ultimo appuntamento previsto, venerdì 3 marzo, alle ore 18, nella sala consiliare di palazzo Palmieri, conferenza sul tema "Valdemaro Vecchi e la scuola di sociologia giuridica e criminologia" con il saluto del Sindaco, Giuseppe Tarantini, l'introduzione di Antonio Lovecchio (giudice del Tribunale di Trani) e con relatore Luigi Pannarale (ordinario di sociologia presso l'Università di Bari).

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CENNI STORICI - Valdemaro Vecchi nacque a Borgo San Donnino, l'antica Fidens romana, posta lungo la via Francigena, il 5 ottobre 1840. Dopo una serena fanciullezza, all'età di 13 anni, a seguito della chiusura della tipografia del padre Giuseppe, è costretto ad interrompere gli studi e ad intraprendere la via del lavoro per alleviare il disagio familiare. A quindici anni entra nella tipografia Guglielmini di Milano ove in poco tempo passa dalle mansioni di "compositore" a quelle di "proto".Nel 1859, torna a Parma per intraprendere l'attività di giornalista, e tre anni dopo viene incaricato di dirigere una tipografia ad Alessandria, ove si sposa nel 1864 con Luisa Penna, moglie devota ed amorevole. Nello stesso anno avvia una propria tipografia in Alessandria. Il 22 dicembre 1868, anche su consiglio di Giuseppe Onesti, direttore delle scuole municipali di Barletta, il Vecchi si trasferisce a Barletta ove nei locali dell'ex convento di San Domenico impianta una nuova tipografia sotto la denominazione "Tipografia Municipale V.Vecchi e Soci", fondando, nel 1871, il primo giornale di Barletta denominato "Il Circondario di Barletta". In questa città muore il suo unico figlioletto Tommaso, e questa ferita dovette indurlo a trasferire la propria attività a Trani, ove nel 1879 realizza un nuovo opificio con la denominazione "Tipografia Valdemaro Vecchi e C." nei locali di Palazzo Sarri in Via Cavour. Non pago, dopo una breve esperienza a San Severo, nel 1880 il Vecchi impianta un ulteriore attività tipografica a Giovinazzo, presso l'Istituto V.Emanuele, che dopo alterne fortune chiuderà i battenti nel 1887. Gli impegni assunti nella gestione della tipografia di Giovinazzo l'indussero, tuttavia, nel 1882 ad affiancarsi a Trani, come socio, il giovine Giuseppe Pietrarota, fondando indissolubile sodalizio che si protrasse ben oltre la improvvisa morte di Valdemaro Vecchi avvenuta in Trani la notte dell'8 febbraio 1906 alle ore 23,20 nella sua casa di Via Cavour, 59. Le Sue Opere sono presenti nella Biblioteca del Senato della Repubblica Italiana, nella Biblioteca del Vaticano, e nelle maggiori biblioteche italiane ed estere e costituiscono ancora oggi un sicuro punto di riferimento per l'Arte tipografica ed Editoriale.Fra le sue maggiori Opere ricordiamo "Il Codice Diplomatico barese", "La Rassegna Pugliese" , la "Rivista di Giureprudenza", "Napoli Nobilissima", e tra gli Autori pubblicati, Croce, Gentile, Spaventa, Labriola, Beltrani, Protomastro, Nitti de Rossi, Carabellese, e i tanti altri di cui si fa ingiustizia nel non nominarli. A Lui Trani ha intitolato il Liceo Scientifico e dedicato una Mostra in occasione del Centenario della Sua morte terrena.
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