Abuso di alcol, ora gli esercenti hanno paura

Montaruli: «Il problema è fuori dai bar, arrivano già ubriachi»

martedì 1 settembre 2015 11.56
Sui recenti episodi di violenza registratesi nella Bat legati ad un consumo eccessivo di alcol soprattutto tra i più giovani, è intervenuta l'Unimpresa che ha lanciato l'allarme tra gli esercenti della provincia. «I recentissimi e gravissimi episodi consumatosi prima a Trani, in uno dei più noti ed esclusivi american bar della zona porto, dove si sono presentati alcuni individuai i quali dopo aver consumato pretendevano di non pagare il conto dando vita ad una discussione animata con l'esercente tranese aggredito brutalmente e la richiesta d'intervento delle forze dell'ordine, di un'autoambulanza del 118 per soccorrere l'altro titolare dell'esercizio commerciale che a seguito dell'accaduto ha avvertito un malore e ad Andria dove un individuo di trentacinque anni è stato arrestato per essersi reso responsabile dei reati di lesioni, minacce, oltraggio, resistenza a Pubblico Ufficiale e rifiuto d'indicazione della propria identità personale in seguito all'intervento della Polizia di Strato presso una caffetteria della città al cui interno due avventori in stato di evidente ebbrezza alcolica, erano intenti ad opporsi vigorosamente al diniego del titolare locale alla somministrazione di bevande alcoliche in loro favore, hanno fatto si che ancora una volta gli esercenti aderenti ad Unimpresa Bat sono intervenuti continuando ad affermare di avere paura e di sentirsi in balia di balordi che ripetutamente assumono atteggiamenti spesso dovuti ad evidente stato di alterazione».

È stato lo stesso Presidente di Unimpresa Bat, Savino Montaruli, a rimarcare la questione sicurezza e ad aggiungere: «Sempre più spesso gli avventori giungono nei locali avendo già assunto grosse quantità di alcolici e sostanze stupefacenti e questo mette in seria difficoltà gli esercenti che non sanno come comportarsi perché non riescono neanche ad individuare in modo chiaro chi hanno di fronte a sé visto che spesso trattasi anche di minorenni e soprattutto anche di giovani donne. Una situazione grave e nello stesso tempo preoccupante dal punto di vista sociale oltre che sanitario. Il problema quindi nasce evidentemente già fuori dai locali ed è proprio su questo che bisogna concentrare l'attenzione; capire la provenienza di questi grandi quantitativi di sostanze alcoliche, spesso di bassa qualità e quindi ancor più dannose per la salute umana ed intervenire proprio in quella prima fase di assunzione. Ciò significa maggiori controlli sulle strade e per le strade ed una puntuale azione di intelligence per capire questi meccanismi che vedono l'esercente pubblico come ultimo anello della catena e quello che spesso subisce tutte le conseguenze di quanto accaduto nelle prime ore serali quando comincia lo sballo. Nessuno quindi pensi di affrontare in solitario la problematica complessa e soprattutto si coinvolgano proprio gli esercenti nel processo di comprensione del fenomeno che anche dal punto di vista istituzionale o non viene considerato in tutta la sua gravità o viene affrontato in una fase a mio avviso tardiva e quando ha già prodotto i suoi danni. Lo scorso anno ho accennato anche a questo argomento nel corso di un cordiale seppur breve incontro che ho avuto presso la sede della Provincia la mattina del giorno mercoledì 2 luglio con il Prefetto della Provincia Bat, dott.ssa Clara Minerva, in occasione della partecipazione di entrambi all'interessante Seminario Formativo "Corruzione e Illegalità: tra prevenzione e repressione" e sono certo che quelle mie raccomandazioni di un maggiore coinvolgimento di tutte le realtà associative, soprattutto di quelle che operano concretamente e non virtualmente sul territorio, sarà accolto anche se finora pare che l'appello non abbia sortito gli effetti sperati e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti» – ha concluso il Presidente.

Da Unimpresa Bat, infine, è giunto il messaggio di solidarietà sia per i poliziotti aggrediti che per gli esercenti che hanno subito la violenza dei balordi.