Accessi al mare, i Verdi tornano alla carica
Formulata una serie di proposte per fronteggiare il problema. Suggerita la presenza fissa di vigili urbani almeno nel fine settimana
giovedì 23 maggio 2013
14.30
Ancora una volta, con la stagione estiva alle porte, il gruppo dei Verdi porta avanti il solito contributo di idee per risolvere la situazione di difficile fruibilità della costa a sud della città verso Bisceglie e la situazione di grave pericolo che ogni fine settimana viene a crearsi nel tratto di costa che dalla Seconda spiaggia porta al lido Matinelle. «Nonostante le denunce alla magistratura – scrivono Michele Di Gregorio e Franco Laurora – e nonostante gli interventi dei vigili urbani e dei vari corpi della Polizia giudiziaria, da noi accompagnati nei vari sopralluoghi, le stradine che portano a mare nel tratto di costa dopo il lido Matinelle, tranne che in un solo punto, grazie anche alla buona volontà di alcuni privati, continuano ad essere sbarrate da cancellate. La situazione di fatto priva i cittadini tranesi di un lungo tratto di mare che appare riservato a pochi privilegiati o arditi che riescono ad individuare impervi sentieri che scendono a mare».
Da sempre i Verdi hanno proposto, nella incertezza della proprietà delle stradine che conducono al mare, di trovare un modo con il quale contemperare i diritti dei residenti, i quali reclamno la proprietà delle strade, con quelli di tutti gli altri cittadini tranesi che invece anelano un posto al mare. «Invece – dicono i due esponenti del partito - nulla è stato fatto poiché le stradine continuano ad essere sbarrate».
I Verdi propongono alcuni interventi che si potrebbero attuare fin da subito: verifica immediata dello stato delle cessioni stradali, obbligatoriamente fatte in favore del Comune di Trani, da coloro che hanno edificato lungo la strada statale verso Bisceglie che, in alcuni casi, continuano di fatto ad essere vere aree private perché anch'esse chiuse alla pubblica fruibilità; creazione di corsie di sicurezza per i pedoni che lasciano l'auto nei parcheggi a ridosso della statale delimitate da barriere solide ben visibili con relativi attraversamenti pedonali; messa in sicurezza, previa autorizzazione del demanio, della stradina a ridosso della falesia nonchè delle scale di discesa a mare da lido Matinelle al ponte della Lama; sottoscrizione di convenzioni non onerose con i locali pubblici posti lungo la statale per il parcheggio delle autovetture con accesso regolamentato; presenza fissa di vigili urbani almeno nel fine settimana».
«In prospettiva futura – concludono Di Gregorio e Laurora - appare opportuno che nell'ambito delle previsioni del nuovo piano urbanistico per la zona sud da Colonna al ponte della Lama, l'amministrazione preveda l'acquisizione di aree di comparto da destinare ad isole di accesso al mare dotate di aree di parcheggio o meglio ancora servite da piste ciclabili. Lo diciamo da tempo, sarà la volta buona?».
Da sempre i Verdi hanno proposto, nella incertezza della proprietà delle stradine che conducono al mare, di trovare un modo con il quale contemperare i diritti dei residenti, i quali reclamno la proprietà delle strade, con quelli di tutti gli altri cittadini tranesi che invece anelano un posto al mare. «Invece – dicono i due esponenti del partito - nulla è stato fatto poiché le stradine continuano ad essere sbarrate».
I Verdi propongono alcuni interventi che si potrebbero attuare fin da subito: verifica immediata dello stato delle cessioni stradali, obbligatoriamente fatte in favore del Comune di Trani, da coloro che hanno edificato lungo la strada statale verso Bisceglie che, in alcuni casi, continuano di fatto ad essere vere aree private perché anch'esse chiuse alla pubblica fruibilità; creazione di corsie di sicurezza per i pedoni che lasciano l'auto nei parcheggi a ridosso della statale delimitate da barriere solide ben visibili con relativi attraversamenti pedonali; messa in sicurezza, previa autorizzazione del demanio, della stradina a ridosso della falesia nonchè delle scale di discesa a mare da lido Matinelle al ponte della Lama; sottoscrizione di convenzioni non onerose con i locali pubblici posti lungo la statale per il parcheggio delle autovetture con accesso regolamentato; presenza fissa di vigili urbani almeno nel fine settimana».
«In prospettiva futura – concludono Di Gregorio e Laurora - appare opportuno che nell'ambito delle previsioni del nuovo piano urbanistico per la zona sud da Colonna al ponte della Lama, l'amministrazione preveda l'acquisizione di aree di comparto da destinare ad isole di accesso al mare dotate di aree di parcheggio o meglio ancora servite da piste ciclabili. Lo diciamo da tempo, sarà la volta buona?».