Al liceo De Sanctis di Trani esame di cinese per oltre cento studenti

Prova il 10 giugno, riconosciuta a livello internazionale

martedì 23 maggio 2017
Se è vero che la Cina è il futuro, è allora anche vero che il liceo "De Sanctis" di Trani ha lo sguardo proteso verso il futuro: il prossimo 10 giugno, infatti, oltre cento studenti provenienti da tutta la Puglia siederanno nelle aule del liceo tranese per svolgere l'esame di certificazione linguistica per il cinese HSK. Un risultato raggiunto grazie all'importanza che il liceo ha ottenuto in quattro anni di insegnamento curricolare della lingua, stagliandosi come realtà nuova e unica sul territorio.

Grazie all'impegno profuso dalla dirigente scolastica Grazia Ruggiero e dal docente di cinese, Giuseppe Lomuscio, il liceo "De Sanctis" di Trani ha stipulato una convenzione con l'Istituto Confucio dell'Università degli Studi di Macerata, che ha accreditato il liceo tranese come sede d'esame HSK, l'esame riconosciuto a livello internazionale ed elaborato dallo Hanban, agenzia del Ministero della Repubblica Popolare Cinese, per misurare le competenze in lingua cinese dei discenti stranieri.

Al liceo linguistico "De Sanctis" sono circa 170 gli studenti che studiano cinese e il trend è in continua ascesa, come dimostrano le iscrizioni registrate per il prossimo anno scolastico. Molti studenti del terzo e quarto anno del liceo si cimenteranno nell'esame di terzo livello, per il conseguimento del livello B1. Oltre quaranta, invece, gli studenti in arrivo da Taranto e Molfetta per gli esami di primo e secondo livello. La dirigente Grazia Ruggiero sostiene e promuove lo studio della lingua e cultura cinese nella direzione degli sviluppi professionali futuri in chiave innovativa considerata la domanda crescente proveniente del mercato del lavoro.

«Un traguardo importante - afferma Lomuscio - che pone il nostro Liceo Linguistico in una posizione di prima fila rispetto all'insegnamento curricolare del cinese in Puglia, e che pone le basi per altri progetti futuri a cui stiamo già lavorando alacremente».