Alfonso Soldano e i "Suoni del Sud", un trionfo a Trani per la "Fondazione Ciccolini"
Dalla leggerezza di Schubert alla potenza drammatica di Bortkiewicz, una serata di grandi emozioni musicali
mercoledì 17 settembre 2025
16.41
La stagione concertistica di Palazzo Beltrani ha regalato un'altra serata di meravigliosa musica con il concerto "Vita da Naufrago" del M° Alfonso Soldano. Nella serata di ieri, infatti, il pianista tranese si è esibito insieme all'Orchestra "ICO Suoni del sud" diretta dal M° Benedetto Montebello nella splendida cornice della corte "Davide Santorsola", nell'ambito della stagione concertistica "Armonie Naturali" organizzata dalla Fondazione "Aldo Ciccolini" Ets.
Il programma presentato è stato il perfetto connubio tra oriente e occidente d'Europa: ad aprire la serata la sinfonia n. 5 di Franz Schubert, magistralmente eseguita dall'orchestra. Questa sinfonia, composta da un giovanissimo Schubert, è formata da quattro tempi, che presentano un perfetto equilibrio tra levità e drammaticità. L'equilibrio di sentimenti di Schubert ha poi lasciato il passo al Concerto n. 2 per sola mano sinistra di Sergej Bortkiewicz, in trascrizione per due mani del M° Alfonso Soldano. Bortkiewicz è stato un compositore ucraino dal vissuto terribile; non è un caso che il concerto di ieri sia stato intitolato "Vita da Naufrago": la sua vita è stata un viaggio continuo, dalla terra natia, l'Ucraina, verso l'Europa occidentale, in particolare la Germania.
Il Concerto n. 2 op. 28 di Bortkiewicz, commissionato da Paul Wittgestein nel 1923, dopo che questi aveva perso il braccio destro durante la I Guerra Mondiale, è stato riscoperto proprio grazie al M° Alfonso Sondano, che ne ha curato la trascrizione per due mani e ha cercato, riuscendoci, di riportare alla fama un compositore che troppo spesso viene dimenticato. La bellezza di questo concerto sta proprio nella potenza drammatica che trasmette grazie al connubio tra pianoforte e orchestra, il più classico dei connubi, ma che con Bortkiewicz diventa magnificenza allo stato puro, e che con l'interpretazione di Alfonso Soldano è tornato a riecheggiare in un luogo di incantevole bellezza: un luogo di cultura a tutto tondo.
"Il naufragio di Bortkiewicz è il cuore pulsante della sua musica - ha dichiarato il M° Soldano - non si tratta solo di malinconia, ma di un vero e proprio linguaggio della memoria. Nelle sue melodie ampie e struggenti non c'è solo il rimpianto per la patria perduta, ma il tentativo disperato di ricostruire un mondo che non esisteva più. Le sue armonie ricche e tradizionali non sono un vezzo stilistico, ma l'unica patria che gli era rimasta. La sua musica è un atto di resistenza contro l'oblio" .
Abbiamo chiesto al M° Soldano quale sia stata la sfida più grande nel rielaborare il Concerto n.2 per due mani? Come si restituisce una seconda voce a un'opera pensata per essere "incompleta" senza tradirne lo spirito originale?: "La sfida non è stata tanto tecnica, si viaggio su un filo d'equilbrio quando si entra nella creatività altrui . Non si trattava semplicemente di 'aggiungere note per la mano destra. Il mio lavoro è stato quello di immaginare cosa Bortkiewicz avrebbe scritto se non avesse avuto il vincolo della mano sinistra. Ho dovuto 'entrare' nella sua scrittura, studiarne le inflessioni, il respiro, per far sì che la mano destra non fosse un'aggiunta, ma una voce che era sempre stata lì, latente. L'obiettivo era liberare tutto il potenziale orchestrale e sinfonico implicito nella parte originale, senza mai trasformarla in un pezzo virtuosistico fine a se stesso. È stato un lavoro di 'restituzione', non di 'aggiunta'."
Il Direttore d'Orchestra il M° Benedetto Montebello, romano di nascita classe '64 con nonni originari di Trani e per la prima volta a Corte Santorsola, ha avuto parole lusinghiere verso il M° Alfonso Soldano: "Ha fatto un gran bel lavoro, è un musicista ed un compositore valido e di talento". Soddisfazione anche da parte di Elisabetta Papagni, Presidente della Fondazione "Aldo Ciccolini" per questa prima europea del concerto "Vita da Naufrago", "Proseguiamo nel solco - ha detto - di una offerta di qualità e di assoluto valore e spessore artistico, il concerto di questa sera del M° Soldano ne è la dimostrazione. Siamo orgogliosi di poter contare su prestigiosi partenariati come quelli del Ministero della Cultura".
Il programma presentato è stato il perfetto connubio tra oriente e occidente d'Europa: ad aprire la serata la sinfonia n. 5 di Franz Schubert, magistralmente eseguita dall'orchestra. Questa sinfonia, composta da un giovanissimo Schubert, è formata da quattro tempi, che presentano un perfetto equilibrio tra levità e drammaticità. L'equilibrio di sentimenti di Schubert ha poi lasciato il passo al Concerto n. 2 per sola mano sinistra di Sergej Bortkiewicz, in trascrizione per due mani del M° Alfonso Soldano. Bortkiewicz è stato un compositore ucraino dal vissuto terribile; non è un caso che il concerto di ieri sia stato intitolato "Vita da Naufrago": la sua vita è stata un viaggio continuo, dalla terra natia, l'Ucraina, verso l'Europa occidentale, in particolare la Germania.
Il Concerto n. 2 op. 28 di Bortkiewicz, commissionato da Paul Wittgestein nel 1923, dopo che questi aveva perso il braccio destro durante la I Guerra Mondiale, è stato riscoperto proprio grazie al M° Alfonso Sondano, che ne ha curato la trascrizione per due mani e ha cercato, riuscendoci, di riportare alla fama un compositore che troppo spesso viene dimenticato. La bellezza di questo concerto sta proprio nella potenza drammatica che trasmette grazie al connubio tra pianoforte e orchestra, il più classico dei connubi, ma che con Bortkiewicz diventa magnificenza allo stato puro, e che con l'interpretazione di Alfonso Soldano è tornato a riecheggiare in un luogo di incantevole bellezza: un luogo di cultura a tutto tondo.
"Il naufragio di Bortkiewicz è il cuore pulsante della sua musica - ha dichiarato il M° Soldano - non si tratta solo di malinconia, ma di un vero e proprio linguaggio della memoria. Nelle sue melodie ampie e struggenti non c'è solo il rimpianto per la patria perduta, ma il tentativo disperato di ricostruire un mondo che non esisteva più. Le sue armonie ricche e tradizionali non sono un vezzo stilistico, ma l'unica patria che gli era rimasta. La sua musica è un atto di resistenza contro l'oblio" .
Abbiamo chiesto al M° Soldano quale sia stata la sfida più grande nel rielaborare il Concerto n.2 per due mani? Come si restituisce una seconda voce a un'opera pensata per essere "incompleta" senza tradirne lo spirito originale?: "La sfida non è stata tanto tecnica, si viaggio su un filo d'equilbrio quando si entra nella creatività altrui . Non si trattava semplicemente di 'aggiungere note per la mano destra. Il mio lavoro è stato quello di immaginare cosa Bortkiewicz avrebbe scritto se non avesse avuto il vincolo della mano sinistra. Ho dovuto 'entrare' nella sua scrittura, studiarne le inflessioni, il respiro, per far sì che la mano destra non fosse un'aggiunta, ma una voce che era sempre stata lì, latente. L'obiettivo era liberare tutto il potenziale orchestrale e sinfonico implicito nella parte originale, senza mai trasformarla in un pezzo virtuosistico fine a se stesso. È stato un lavoro di 'restituzione', non di 'aggiunta'."
Il Direttore d'Orchestra il M° Benedetto Montebello, romano di nascita classe '64 con nonni originari di Trani e per la prima volta a Corte Santorsola, ha avuto parole lusinghiere verso il M° Alfonso Soldano: "Ha fatto un gran bel lavoro, è un musicista ed un compositore valido e di talento". Soddisfazione anche da parte di Elisabetta Papagni, Presidente della Fondazione "Aldo Ciccolini" per questa prima europea del concerto "Vita da Naufrago", "Proseguiamo nel solco - ha detto - di una offerta di qualità e di assoluto valore e spessore artistico, il concerto di questa sera del M° Soldano ne è la dimostrazione. Siamo orgogliosi di poter contare su prestigiosi partenariati come quelli del Ministero della Cultura".
- Nel reportage della serata, curato da Tonino Lacalamita, le interviste al M° Alfonso Soldano, al M° Benedetto Montebello ed Elisabetta Papagni.